1. Incontro al bar


    Data: 23/09/2017, Categorie: Etero Autore: Mr.Goodbye, Fonte: EroticiRacconti

    ... avanti quanti vuoi goderti il mio membro che entra dentro di te e ti riempie.
    
    “Vieni”, sussurro.
    
    Sorridi divertita.
    
    “Sono già venuta.”
    
    “Cosa? Quando?”
    
    “Nemmeno te ne sei accorto… sei fuori allenamento.”
    
    “Sei stata per anni senza darmela, cosa pretendi?”
    
    “Un altro orgasmo.”
    
    “Davvero?”
    
    “Sì.”
    
    “Così sia.”
    
    Da quanto tempo non scopavo in auto? Secoli, potrei dire. E ora ricordo anche perché. La scomodità. Mi guardo attorno. Non si vede anima viva. Vorrei metterti sotto e fotterti a modo mio, ma rischiamo di essere troppo compromessi nel caso si dovesse avvicinare qualcuno.
    
    Se fai una cazzata devi farla fino in fondo.
    
    Fanculo.
    
    Con un colpo delle reni inverto le posizioni prima che tu te ne possa rendere conto.
    
    “Adesso ti scopo come dico io.”
    
    “Era ora cazzo…”
    
    Punti una mano contro la portiera, così da non finire per sbattere la testa.
    
    Vederti così, mezza nuda e scomposta, con le gambe oscenamente aperte sul sedile e il sesso che cola umori senza ritegno è… wow… altro che film porno!
    
    Ti guardo, mi godo questa visione.
    
    “Sembri proprio una troia così.”
    
    “Vaffanculo.”
    
    Scivolo dentro di te con un colpo forte e deciso.
    
    Gemi. Chiudi gli occhi. Godi.
    
    Sei la visione più bella di questo mondo.
    
    I miei occhi non potranno mai vedere nulla di più sublime.
    
    Esco.
    
    Le tue gambe mi stringono per non farmi andare via.
    
    “Beh?”
    
    “Torna dentro.”
    
    Una supplica? Un desiderio? Una volontà? Non ti capisco, ma mi piace lo ...
    ... stesso che tu lo dica.
    
    Spingo. Poco. Solo per fartelo sentire. Poi esco.
    
    “No…”
    
    “Dillo.”
    
    Mi guardi con quella tua espressione furba e maliziosa che tante volte mi ha fatto vibrare l’anima.
    
    “Torna dentro.”
    
    Spingo.
    
    Ansimi.
    
    Spingo ancora.
    
    Gemi.
    
    Inizio a scoparti, senza pause, cercando solo il tuo piacere.
    
    “Vengo”, mi sussurri a un certo punto. Non ce la faccio. Infilo una mano sotto il tuo maglione e ti afferro un seno.
    
    “Sui sedili dell’auto.”
    
    “Sì…”
    
    “Come una troia.”
    
    “Vaffanculo.”
    
    Affondo più forte.
    
    Gemi.
    
    “Vieni?”
    
    “Sì…”
    
    La tua mano mi stringe un fianco.
    
    “Dillo.”
    
    “Vaffanculo.”
    
    Spingo più forte. A momenti sbatti la testa.
    
    “Dillo e vieni.”
    
    “Vaffanculo.”
    
    Spingo più forte e mi fermo ben piantato dentro di te.
    
    Gridi.
    
    Sei incredibile.
    
    “Dillo.”
    
    Apri gli occhi e mi guardi.
    
    “Sto godendo… sui sedili di un’auto…”
    
    Ti fermi. Esiti. Lo so perché. Questo tuo modo di fare, se possibile, me lo fa venire ancora più duro. E, se possibile, spingo ancora di più.
    
    “Oddio non così…”
    
    Chiudi gli occhi, giri la testa e ogni dettaglio, in te, trasuda piacere e sesso.
    
    “Dillo.”
    
    “Io… io… vengo… sui sedili di un’auto… come una troia…”
    
    L’hai fatto. L’hai detto. Non lo so quanti battiti stia scadendo il mio cuore. Non lo so quanto sia in fiamme il mio sangue. Io affondo dentro di te.
    
    E vedere il piacere che ti pervade e ti travolge è quanto di meglio si possa chiedere in questa vita.
    
    Resto fermo dentro ...