1. Incontro al bar


    Data: 23/09/2017, Categorie: Etero Autore: Mr.Goodbye, Fonte: EroticiRacconti

    ... prenderne un altro, così pareggiamo.”
    
    Vaffanculo.
    
    Ti metto una mano dietro la nuca, ti tiro a me e ti ficco la lingua in bocca.
    
    Quello che viene dopo, con ogni probabilità, è quanto di più sbagliato e stupido possiamo commettere, ma nessuno dei due ha la forza di opporsi a quello che la nostra carne brama.
    
    Pieno giorno. Alla bella vista di chiunque passi. Roba da manette, insomma. L’unica fortuna è che ho avuto la testa di parcheggiare lontano dalla strada principale, nel lato più lontano di questo cazzo di parcheggio.
    
    Sono attimi concitati e frenetici quelli in cui, senza che il bacio si interrompa, riusciamo, in qualche modo, a scivolare nei sedili posteriori. Le tue mani non stanno ferme un istante e si spostano subito ai miei pantaloni, iniziando a slacciarli. Non posso dire che le mie siano da meno. Ti accarezzo la schiena, scivolo al tuo culo e ne prendo possesso, stringendo le natiche con forza e decisione. Un attimo dopo sono sulle tue cosce, velate dalle calze. Non so quante volte le percorro, assaporandomi ogni centimetro del tuo corpo.
    
    Le tue mani mi slacciano la cintura e i bottoni dei jeans. Anche se un po’ a fatica si insinuano sotto i boxer e, mentre con una mano ne tieni allargato l’elastico, con l’altra prendi il mio membro e lo stringi con cura, lo accarezzi con passione. Sospiro. Un brivido mi attraversa tutta la schiena. Mi sono mancate le tue attenzioni.
    
    “Ti voglio.”
    
    “Prendimi.”
    
    Ora è il mio turno di infilarmi sotto i tuoi ...
    ... vestiti e non mi sorprende scoprire che non sono collant quelli che indossi, ma autoreggenti.
    
    Sorrido, sapendo che la tua non è stata una scelta casuale.
    
    Sorridi, consapevole del mio pensiero.
    
    Il tuo sesso è bagnato, le tue mutande sono bagnate. Mutande che nel tempo di un sospiro non indossi più.
    
    C’è odore di sesso nell’abitacolo.
    
    Abbasso i pantaloni, i boxer, mi libero di ogni impedimento. Chi se ne frega se siamo a rischio. Chi se ne frega se qualcuno ci potrà vedere. Se anche finiremo nei guai, ne sarà comunque valsa la pena.
    
    Mi guardi negli occhi. I tuoi, come i miei, ardono di desiderio.
    
    “Siamo folli.”
    
    Cosa vuoi che faccia? Ti prendo il viso tra le mani e tu tappo la bocca con la mia lingua.
    
    Un attimo dopo ti alzi la gonna in vita e Sali a cavalcioni su di me.
    
    Il momento in cui i nostri corpi si uniscono rimane (e sono convinto rimarrà sempre) l’esperienza più sconvolgente di questa vita. Non è sesso, non è amore, è qualcosa che va oltre il tempo e lo spazio. Gli orologi si fermano. L’universo si congela in quell’unico istante.
    
    Le nostre lingue non smettono di cercarsi un solo istante.
    
    Le nostre mani si stringono le une e alle altre.
    
    È un piacere che va ben oltre la semplice carne.
    
    Non lo so per quanto tempo ti muovi sopra e contro di me.
    
    Non lo so per quanto tempo il tuo piacere diventa il mio.
    
    Ti sento muoverti, scivolare con il bacino alla ricerca del piacere. Lo spingi indietro quando vuoi sentirti più piena, scivoli in ...