1. Carnevale


    Data: 16/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza 0, Fonte: EroticiRacconti

    ... assurda, mi accusa di ricattarla e, appunto per questo, manda la conferma. Non passo un buon periodo, in attesa della data fatidica: so con quasi assoluta certezza che Erika e compagne non pensano ad una festa soft come pretende Anna, ma so anche che, ormai, non è possibile farla recedere. Decido che, alla peggio, mi sarei defilato.
    
    Anche lei torna ancora sull’argomento e cerca di dimostrare la ragionevolezza della sua fiducia: non si può forzare nessuno, se non vuole - è il suo punto di vista - e, se proprio le cose si mettessero male, può sempre ritirarsi ed io devo solo darle una mano, invece di gufare ad ogni costo. Non serve a niente dirle che alcuni uomini, in particolari momenti, diventano ingestibili; inutile farle osservare che, per una norma qualsiasi fatta ad hoc, potevano separare i maschi dalle femmine (cosa, peraltro, assai probabile) e che in quel caso non avrei potuto affatto aiutarla; inutile anche farle notare che certi caratteri dei maschietti delle sue amiche non erano proprio raccomandabili (qualcuno risultava persino manesco) e che quasi tutti, quando la vedevano, la guardavano con un certo spirito. Le mie sono, per lei, solo fisime, al massimo gelosia e, soprattutto, sfiducia in lei e nella sua capacità di gestirsi. Visto che non c’è proprio niente da fare per farla recedere, decido di fare buon viso a cattivo gioco e di accettare il rischio di trasformare in una disgrazia un’ipotesi di festa. Decidiamo persino i costumi da affittare per l’occasione ...
    ... e, premeditatamente, non parliamo più della faccenda fino alla data fissata.
    
    Quando entriamo nella discoteca, sembra che niente di particolare vi abbia luogo; un foglio di carta appena leggibile indica “veglione in maschera” al piano superiore e vi ci dirigiamo; troviamo un ventina di persone, metà donne, che già si sistemavano in fila di fronte. Una capobanda chiarisce che le signore avrebbero preso un piccolo assaggio di ciascuno dei signori e poi avrebbero fatto la loro libera scelta. Cerco di tenere gli occhi incollati al massimo su Anna e riesco a seguirla per tutto il percorso mentre si avvicina a ciascuno o viene afferrata e biancicata da altri. Quando mi viene vicino, la stringo per la vita; tenta di svincolarsi ma le sussurro. “Anna” “Portami via, Mario, portami via, ho sbagliato tutto!” Non sto a pensarci un attimo, la prendo per un braccio e la strattono verso le scale “Ecco il colpo di fulmine!” è il commento scherzoso della capobanda. Scendiamo di corsa le scale e ci sediamo ad un tavolo. Anna mi abbraccia e scoppia a piangere; non so come fare per calmarla e mi limito ad accarezzarle la testa; pian piano si riprende e mi racconta. “E’ stato orribile; ognuno pareva avesse il diritto di farmi quello che voleva: i primi mi infilavano la lingua dappertutto, nella bocca, nelle orecchie; qualcuno mi palpava i seni e mi strofinava i capezzoli facendomi anche male; uno mi ha infilato la mano tra le cosce e mi ha preso l’inguine non so per che cosa; e poi tutti che mi ...
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