1. L'esame della patente.


    Data: 13/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: ClubGodo87_II, Fonte: Annunci69

    ... no a Giorgio.
    
    Sfilai i jeans fino a farli arrivare alle caviglie, per mettere in evidenza i suoi possenti quadricipiti da maschio di razza. Stessa cosa, nel senso opposto, feci con la sua camicia..che prima sbottonai con grande maestria per far prendere aria ai suoi pettorali pelosi.
    
    Ero in estasi. Ogni mio orifizio lo desiderava e nulla poteva ormai dividermi da questo profondo abbraccio penetrativo.
    
    Passai la lingua sulle labbra, oramai secche dall'eccitazione..e le accostai a lui. Sempre duro, sempre eretto, sempre voglioso di saggiare le mie qualità.
    
    Appena lo feci entrare in bocca, sentii un suo mugugno di piacere.
    
    Il bacino si avvicinava a me, come a volermi far capire quanto gradisse.
    
    Cominciò a scoparmi la bocca con vigore, sempre senza guardarmi..ad esaltare il tatto ed il gusto della mia gola dolce come il caramello fuso. Prese il suo cazzo per le palle e me lo infilò dentro senza curarsi che fosse così grosso da lasciarmi senza respiro.
    
    Mi ordinò poi di lucidargli le biglie. Si stava preparando ad andare in buca, nel mio orifizio più ambito.
    
    Chiedendomi di scendere dall'auto, mi indicò il sedile laterale.
    
    Sfilai i bermuda e gli slip, sperando di non essere visto da qualche passante.
    
    Accomodandomi a 90 gradi, aspettai il suo arrivo, come un auto nuova aspetta di essere immatricolata. Volevo farmi ritargare da lui più e più volte.. Era oramai chiaro.
    
    Con uno scatto si tirò su dal sedile reclinato, tolse completamente i jeans ed ...
    ... arrivò a me. Dietro.
    
    Passandosi la lingua sulla mano, inumidì il glande per poi strusciarlo sulle mie pareti. Avvicinandosi con il mento fece scendere come una golata un pò della sua calda saliva, così da farmi bagnare del lubrificante più antico del mondo.
    
    "Pronto a questo esame, neopatentato?" mi disse, ed inserì il suo bastone dentro di me.
    
    Secco, deciso, spinto. Aveva capito che l'eccitazione mi aveva aiutato a rilassarmi. Il resto lo fece il suo diametro, aprendomi come uno sfasciacarrozze ad una vecchia Ritmo scassata.
    
    Anche io avevo voglia di farmi dilaniare, tanto che gli chiesi espressamente di scoparmi con forza.
    
    Ci prese gusto Giorgio, tanto che il ritmo diventò così alto da farmi sudare come mai prima. Mi toccavo i capelli, la nuca, i fianchi. La danza anale mi stava stimolando ogni punto del corpo, in un piacere così raffinato e nuovo da rendermi completamente inerme.
    
    La sua verga mi scandagliava senza tregua, senza pause, senza remore. Sentivo il solco tra il glande e l'asta ogni volta che lo tirava fuori per poi ricacciarlo al caldo. Un caldo ancor più palpabile di quello fuori dall'auto.
    
    Cambiammo posizione poco dopo, quando mi chiese di montare su di lui e dettare i tempi.
    
    Il suo totem di carne era lì, pronto ad essere inserito dentro di me come una vite al suo bullone. Lo guardai negli occhi, presi con due dita il suo cazzo e lo introdussi nel sedere.
    
    Con un gemito da gran porco mi ringraziò delle sensazioni che gli stavo regalando, ...