1. L'esame della patente.


    Data: 13/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: ClubGodo87_II, Fonte: Annunci69

    ... questa decisione, gli chiesi perchè non volesse aspettare di arrivare a casa. Mi confessò che la temperatura era così piacevole da volersi rilassare all'aria aperta..solo per qualche minuto.
    
    Senza volerlo contraddire, ancora grato per l'esame superato, accettai..rimanendo accanto a lui.
    
    Controllando i messaggi sul cellulare, mi girai per capire se Giorgio stesse bene..quando notai qualcosa di inconfondibile: la sua vistosa erezione.
    
    Sorpreso quanto eccitato, cominciai a palpitare vedendo la sagoma del suo uccello, così grosso e largo da uscire quasi dall'elastico degli slip.
    
    Non capivo come fosse possibile. Mi trovavo nel bel mezzo di una situazione paradossale, senza capire cosa poter fare e cosa evitare, per non rischiare imbarazzi.
    
    Nel completo silenzio di quella mattina di giugno, non feci altro che osservarlo, allontanandomi dal cellulare per un'animazione ben più concreta e tangibile.
    
    Il suo cazzo era così gonfio e lungo da occupare tutta la parte laterale destra del bacino; la zip era così sollecitata da potersi abbassare senza essere nemmeno sfiorata.
    
    Rimasi contrariato sul da farsi per diversi istanti, quando decisi di fare il passo della vita: toccargli il pisello!
    
    Avvicinai molto lentamente la mano, così che non potesse svegliarsi di soprassalto e guardare cosa stavo facendo. Lo sfiorai dolcemente, ma il contatto tra le mie dita e la sua asta fu come una calamita. I miei polpastrelli aderivano perfettamente al suo jeans, come se la mia ...
    ... voglia di prenderlo in gola fosse un collante naturale. Il mastice delle vere troie.
    
    Il palmo era sui suoi testicoli, che si sentivano gonfi e molto grandi anche sopra a due strati di tessuto. La mia mente vagava come se avessi fumato chissà quale sostanza, le mie narici avevano sentito l'odore di cazzo grosso. Un'aroma mentale inconfondibile.
    
    Completamente staccato da ciò che poteva circondarmi, continuai spavaldo in questa scoperta, quando tutto cambiò. Giorgio, senza muoversi, nè aprire gli occhi, divaricò la bocca raggelandomi.
    
    "Continua così, vedo che il cazzo ti piace proprio. Come immaginavo dalle tue labbrone gonfie....".
    
    Spalancai gli occhi, cercando di incrociare i suoi. Il cuore batteva ad un ritmo incessante; la mano tremava dall'eccitazione oramai incontrollabile.
    
    Presi l'iniziativa con un gesto secco. Mi concentrai sul bottone che mi divideva da quel batacchio di carne marmorea, col chiaro intento di far saltare tutto in aria.
    
    Abbassai la zip con grande lentezza, mentre Giorgio continuava a tenere gli occhi chiusi ed infilai la mano dentro a quella tana caldissima e palpitante. Non riuscivo più a resistere e senza perdere altro tempo, feci quello che avevo sognato dopo ogni guida: tirargli fuori l'uccello dai pantaloni.
    
    Era come lo immaginavo: circonciso, con un glande gigante ed un contorno irresistibile. Pochissimi peli, ben curati, due testicoli gonfi ed invitanti come una maserati appena uscita dalla fabbrica. Non sarei mai riuscito a dire di ...