1. La (in)fedeltà di pietro


    Data: 12/07/2019, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... uomini che appena si sanno arrangiare.”
    
    “Allora facciamo senza cena. Andiamo direttamente a letto insieme? A letto sono bravo, garantisco”
    
    “Ma sai che sei davvero uno molto sfacciato?” disse Marcella senza però fare nulla per fermare la mano che Pietro aveva messo tre le sue cosce, con gesto fulmineo, né per bloccarne la risalita sotto la gonna.
    
    Incoraggiato dal “lasciar correre” della donna, fu svelto a portare la mano fino alla parte più interessante, in cima alle gambe. Allora Marcella lo invitò a pazientare almeno fino a quando non sarebbero arrivati dentro casa e si informò da che parte abitasse Pietro. Sentendo l'indirizzo dell'uomo, fece notare “Ma allora abiti dopo di me” e propose “Tanto vale fermarci a casa mia allora, arriviamo prima”
    
    “Anche tu non vedi l'ora?”
    
    “Sapessi da quanto tempo digiuno”
    
    “Vuoi un piccolo antipastino?” chiese Pietro sbottandosi la patta e portandoci sopra la mano della donna, perché almeno sentisse al tatto la sua prepotente erezione.
    
    Marcella non solo palpeggiò ma verificata la sostanziosità della dotazione fu abile e lesta nell'infilare le dita, cercare il cazzo, afferrarlo, estrarlo dai calzoni, guardarlo estasiata e cominciando a menarlo esclamò “Quant'è bello!”
    
    “Dagli una leccatina” suggerì Pietro e Marcella non fece storie, accogliendo subito la proposta, chinandosi per annusare e leccare il glande.
    
    Però risollevò subito il capo e leccandosi letteralmente le labbra disse “Lo voglio, fa presto, gira a destra ...
    ... al secondo incrocio. La terza casa a sinistra è casa mia. Corri che questa volta il tuo problema te lo risolvo io, alla grande. Corri, corri”.
    
    Dopo un quarto d'ora circa, non più in macchina ma sul letto, non più vestiti ma nudi, non più seduti l'uno a fianco dell'altro ma distesi l'uno sull'altra, compenetrato l'uno nell'altra. Marcella diceva esattamente il contrario “Piano, piano, fa piano se no godi subito ed io ti voglio gustare a lungo. “ Si aggrappava a Pietro con le braccia al collo e le gambe al corpo, incrociando i suoi talloni sul sedere dell'uomo. Poi aggiunse “Quanto mi è mancato il cazzo e quant'è bello sentirmi sbattere così, ti prego fammi impazzire, chiamami zoccola se vuoi e se pensi che sono una troia dimmelo” Si aggrappò con la bocca a quella di Pietro risucchiandogli le labbra e infilando la sua lingua nella bocca di lui per alcuni secondi prima di staccarsi per continuare nel suo delirante sproloquio “Sfondami se ce la fai, ficcaci anche le palle se ci entrano, riempimi di te, da tutte le parti” e un attimo dopo si contraddisse “Datti una calmata però, se no godi subito ed io voglio che duri a lungo”
    
    Allora Pietro, lasciando sprigionare i fiotti si sperma dentro la donna, vibrando con il corpo, e ansimando con la voce le disse “Non ti preoccupare che non mi si affloscia subito e possiamo continuare. Non ho fretta io, Se vuoi posso fermarmi anche tutta la notte da te”
    
    “Ma che hai fatto? Hai sborrato dentro di me? O vile! A che bello però..come ...