1. Il povero cornuto


    Data: 12/07/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: geniodirazza 55, Fonte: EroticiRacconti

    ... forse in studio … c’è un ambiente riservato adatto ad un incontro …”
    
    “Sei pazzo?!?!?! … Non ci verresti a casa mia? Non è gran che, ma come nido d’amore può andare … e, fino a questo momento, è solo di un nido d’amore che abbiamo bisogno. … “
    
    “Non osavo pensarlo; mi va bene casa tua, per stasera e per l’avvenire, se vorrai.”
    
    “Per ora, andiamo. Per l’avvenire, cominceremo domattina a pensare … “
    
    Accendo per un poco il telefonino e vedo che sono stato letteralmente inondato di messaggi, wathsapp, comunicati, e mail, video e non so quante altre cose che Carla sta usando per aggiornarmi sulle sue evoluzioni sessuali: attivo un’apposita app per salvare il tutto e richiudo.
    
    Andiamo a casa di Rosetta, un appartamentino decoroso ed elegantemente arredato dove la ragazza è riuscita a raccogliere il meglio per avere una sede di vita adeguata e funzionale; la prima cosa che mi colpisce è l’estremo ordine; ma mi bastava, per questo, osservarla al lavoro: la meticolosità applicata alla vita privata le consente di tenere in ordine perfino i pensieri.
    
    L’altra cosa notevole è il garbo degli accostamenti che rende piacevole la vista di tutto: mi accorgo che, stupidamente e forse fanciullescamente, sto cominciando a guardare Rosetta come l’essere perfetto a confronto col mostro Carla in questo stesso momento; ma anche una ‘botta di razionalità’ imposta mi conferma solo che è stupendamente brava e meravigliosamente dolce.
    
    Persino lasciarsi andare alla passione e baciarsi ...
    ... con una violenza che difficilmente ritrovo nella memoria diventa un elemento inconfondibile del suo personale marchio nelle cose che usa, che vive, che la riempiono: ho quasi paura ad immaginarmi cosa sarà fare l’amore con lei; e, in questo momento, è la cosa che desidero di più al mondo, senza nessun riferimento alla causa determinante.
    
    Fa bene anche l’amore, la mia Rosetta (ormai la sento mia); e riesce a farmi toccare vette paradisiache senza ricorrere a nessun particolare elemento, trucco o mezzuccio: mi ama semplicemente, con l’entusiasmo della neofita, con la passione di chi ha atteso tanti anni, con la gioia di chi aspettava solo me: quando mi accorgo che va a controllarsi nel bagno e mi propone di fare l’amore senza precauzioni, intuisco che desidera farsi inseminare da me.
    
    Già altre volte mi aveva detto chiaramente che quel che voleva da me era solo un figlio, non la convivenza o un matrimonio, ma solo quel figlio che desiderava con tutte le sue forze e, possibilmente, con un uomo di cui apprezzava solo grandi qualità non conoscendone vizi; quando ci accoppiamo e sento che sto per arrivare al culmine, provocatoriamente le chiedo.
    
    “Amore, sei sicura di volerlo? … Allora poi mi dici come lo chiameremo e se mi consentirai di riconoscerlo come mio.”
    
    Per tutta risposta, mi abbraccia stringendomi fino a farmi e farsi male, mentre io inondo il suo ventre del seme da cui nascerà nostro figlio.
    
    Quando si è rilassata, mi chiede con aria spaventata.
    
    “Ti sei ...
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