1. Il povero cornuto


    Data: 12/07/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: geniodirazza 55, Fonte: EroticiRacconti

    Il mio matrimonio con Carla dura ormai da dieci anni con vicende alterne ma complessivamente non insoddisfacenti.
    
    Molti problemi sono sorti nel corso degli anni per il carattere piuttosto capriccioso di mia moglie, favorita in questo da un certo lassismo dei genitori che stravedono per questa figlia unica e le concedono molto al di là del lecito; ma anche per un certo permissivismo mio che, innamorato cotto, non ho mai saputo dire di no alle sue pretese di autonomia, di autorità, di prepotenza.
    
    E’ cominciato con l’interruzione degli studi quando era vicina alla laurea; non c’è stato verso di spiegarle che il diploma, anche appeso in cornice o conservato in un cassetto, è comunque una garanzia, in caso di necessità.
    
    Convinta invece che gli studi sono quella cosa ‘con la quale o senza la quale si rimane tale e quale’ e che l’esperienza è più maestra di qualunque studio, si è ritirata irrevocabilmente e, quando ha cercato un’occupazione decente e ha dovuto riconoscere che il diplomino sarebbe stato utile, ha saputo solo mandare al diavolo il mondo e rinunciare anche a cercarsi un lavoro alternativo, per non schiavizzarsi alla casa e al ruolo di massaia.
    
    Una struttura particolare dell’utero le impedisce la riproduzione e, quindi, neppure al ruolo di mamma ha potuto legarsi con un qualche esito; per molti mesi si è scaricata sbraitando nei cortei femministi e impegnandosi negli incontri di autocoscienza da cui esce sempre più confusa ma determinata soprattutto ad ...
    ... aggredire.
    
    Siamo costretti, suo padre ed io, a mettere in campo tutte le conoscenze e le possibilità per farle ottenere un lavoro non indecoroso, a metà tra la segretaria e l’archivista, nel quale sembra per qualche tempo adattarsi senza problemi.
    
    Ma, con uno scatto tipico, all’improvviso mi arriva addosso come un caterpillar con la dichiarazione.
    
    “Io stasera vado a cena con il mio principale; dopo può anche succedere altro, ma io non rinuncio alla mia carriera per fisime medioevali che non sono mie. Non cercare di fermarmi se non vuoi che ti faccia veramente male.”
    
    “Lungi da me l’idea di tentare di impedirti di farti male. Auguri.”
    
    Vado allo studio, che condivido con altri avvocati, e prendo in disparte Rosetta, la mia segretaria personale, della quale conosco benissimo il grande amore che prova in silenzio per me.
    
    “Rosetta, per stasera hai impegni?”
    
    “Perché me lo chiedi?”
    
    “Mia moglie ha da fare e passa la notte fuori. Pensavo di trascorrere con te una bella serata.”
    
    “Elegantissima, elegante, borghese, casual, zingaresca?”
    
    “Che diavolo dici?”
    
    “Come vuoi che mi vesta? Dove pensi di portarmi?”
    
    “Io vengo dove decidi tu; deve essere la tua serata, non la mia!”
    
    “Rustico discreto. Okay. A stasera.”
    
    Torna nel ruolo e passiamo la giornata a lavorare sodo.
    
    Alla chiusura dello studio, vado a casa, che trovo deserta; metto in una valigetta un po’ di effetti personali ed alcuni ricambi sufficienti almeno per un paio di giorni, mi metto ‘ in tiro ’ ...
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