1. Una giornata perfetta al club


    Data: 23/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    ... C’era terrazza sul tetto del locale. Il fresco della sera concedeva refrigerio dopo una giornata di sole cocente.
    
    Mentre ci stavamo avviando, noi quattro e la nostra nuova amica dell’orgia, incrociammo la ragazzina dello spogliatoio e il suo anonimo marito. Dissi loro semplicemente: “noi andiamo sulla terrazza, venite anche voi?”. Senza attendere la risposta mi unii al mio gruppo. Non volevo insistere. Non volevo forzare le cose. Stava a loro decidere cosa fare. Non era una coppia esperta di locali. Si capiva. All'atteggiamento deciso di lei faceva contrasto la titubanza di lui. La terrazza era deserta. Le stelle brillavano sopra le nostre teste e una brezza gentile spirava. Ci sedemmo in cerchio sulle sdraio, chiacchierando, fumando, rilassandoci. Vidi la sconosciuta accoccolarsi accanto a Vittorio. I suoi short erano così corti che quasi lasciavano vedere le labbra gonfie della sua figa. Le mani del ragazzo la accarezzano lentamente. Improvvisamente i due si sedettero con noi. La ragazza si mise accanto a me, non casualmente. Scherzammo e li mettemmo a loro agio. Lei disse che desiderava si divertisse anche il suo uomo. In realtà, lo compresi, desiderava uscire dalla sua attenzione e controllo per dare vita alla sua fantasia. Ridendo dissi: “che problema c’è? Akira, vuoi occuparti del signore?”. La mia amica fu perfetta, come sempre. Si alzò, si pose dietro l’uomo seduto e iniziò a slacciargli la camicia. Nulla qual punto avrebbe potuto fermare la ragazza, che seppi ...
    ... si chiamava Tatiana. Era libera.
    
    Ci alzammo, lei ed io, e ci spostammo di qualche metro. Ci baciammo subito ed avvertii distintamente il fuoco che le ardeva dentro. Seduti su una sdraio le aprii le gambe. Scesi, scostai il perizoma per accedere alla sua figa. Mi lasciava fare e iniziai a leccarla, lentamente. Volevo farla bagnare, eccitare. Mi interruppi un istante per ordinarle di togliersi tutto; sfilò il vestito, slacciò il reggiseno e mi apparve il suo seno pesante e pieno. La assaporai a lungo. Gustai il sapore della sua pelle, la durezza dei suoi capezzoli, la morbidezza bagnata della sua figa. E anche il gusto proibito del suo ano scuro. Giocai senza fretta, con la bocca e le mani. Quando la sentii pronta mi sedetti a mia volta spogliandomi. “Mettiti in ginocchio” furono le mie parole. Obbedì senza una parola e inizio a succhiare con desiderio, come una troia. La sua lingua era instancabile, dalla punta fino alle palle. Per Tatiana era la prima volta. La prima volta dopo chissà quanti anni che veniva scopata da un uomo che non era suo marito. Da un perfetto sconosciuto. Chissà quali emozioni provò nell'istante in cui, rovesciata sulla schiena e con le cosce completamente spalancate, venne penetrata. La osserva negli occhi mentre conquistavo il suo corpo centimetro dopo centimetro. Godeva. Godeva di me. Godeva del mio cazzo. Godeva della sua libertà. Godeva e basta mentre il marito, un’ombra confusa fra le altre ombre, cercava goffamente di entrare nello spirito di ...
«12...5678»