1. Una giornata perfetta al club


    Data: 23/09/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    ... fossero. Ancora meno difficile immaginare cosa stessero facendo. Io mi immersi fra le bolle assieme ad Akira. Era tutto esattamente come doveva essere. I suoi occhi brillavano, la sua bocca morbida sorrideva. Una donna che amava la vita e la voleva assaporare fino alla fine. La sua pelle bagnata scivolava sulla mia. Le nostre bocche si cercavano ripetutamente. Adoravo baciarla! Facevo scivolare le mani lungo le sue cosce sode, sui piccoli seni appuntiti da ragazzina. Di tanto in tanto la prendevo in braccio in acqua. Le sue gambe attorno ai miei fianchi, i nostri sessi si sfioravano. Mi stavo eccitando. Al contempo non avevo fretta; assaporavo il momento. Il qui ed ora. Ero per una volta davvero centrato. La confidenza con la mia amica mi faceva sentire del tutto a mio agio. Non era la mia donna. Apparteneva (ed è il termine giusto!) a un altro. Un mio caro amico. Fra me e lei c’era davvero un rapporto bello e profondo. Di amicizia e rispetto e in cui i ruoli erano chiari. Senza ambiguità. Amici e complici.
    
    Una coppia passò al nostro fianco. Lei aveva i capelli biondi tagliati corti e un sorriso dolce e malizioso, un corpo pieno di promesse. La sua fessura depilata si mostrava fra le cosce. Lui era alto, magro…e munito di un ottimo argomento. Ci eravamo scritti sul sito, e sapevo che li avremmo incontrati. Ci eravamo dati appuntamento senza impegno per nessuno. In libertà. Quando li vidi seppi che avremmo giocato con loro. L’intuito del Lupo me lo disse. Tuttavia, non ...
    ... volli correr loro dietro subito. Per una volta ebbi la capacità di vivere le cose come vengono, qualità che troppo spesso mi era mancata e che stavo lavorando per riuscire a raggiungere. Avremmo giocato. Avremmo scopato.
    
    Ma non subito. In fondo alla zona del solarium intravvidi una figura che riconobbi subito. Lei era mora, bella sensuale. Un corpo magro e tonico. Un culo piccolo e sodo. Mi aveva provocato in passato, più volte, sulla pista di un altro noto club milanese. Ma non ero mai riuscito ad andare fino in fondo con lei, benché la desiderassi. Lei apparteneva a quel tipo di donna che gode più a suscitare nell'uomo un desiderio inappagato piuttosto che godere con lui. Anche se, ne ero certo, piacevo anche io a lei. Presi per mano Akira e ci avvicinammo ai due. Lei era nuda e alla luce del sole ammirai il suo corpo. Maturo ma piacente. Chiacchierammo un po’ e scherzai sul fatto che proprio non mi volesse. Lei mi guardava fra il divertito e il provocante. Voleva certo vedere fino a dove mi sarei spinto. Pensava forse ti avermi trovato nelle patatine? Pensava che fossi timido? Sorridendo mi avvicinai e senza preavviso iniziai a leccarle i capezzoli. In fondo, la cosa peggiore che potesse succedermi era di venir respinto. Non mi respinse. Chiuse gli occhi e si godette quel tocco delicato, mentre il marito guardava sornione e Akira di certo si stava iniziando ad eccitare. Mi sentii incoraggiato. Lei era seduta comodamente. Scesi lungo la sua pancia e scivolai fra le sue ...
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