1. Sottomesso ai tempi della scuola pt.2


    Data: 11/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Pisellinamagrolina, Fonte: Annunci69

    ... palline e racchette e ci incamminammo verso gli spogliatoi passando per la palestra. I ragazzi stavano ancora giocando, ignorando completamente le direttive della professoressa tanto erano concentrati sul vincere la partita. Davide era quello che più fra tutti sentiva la competizione e dava il massimo per vincere, correva come un toro avanti e indietro e non si curava per nulla di poter far male a qualcuno con i suoi violenti contrasti fisici dati dal suo corpo massiccio. La mia candida maglietta azzurra taglia XS indosso a lui era aumentata almeno di 3 taglie di grandezza e il colore adesso era un blu scuro in ogni sua parte. Non rimasi molto a pensare alla maglietta poiché in quel momento ero caduto in un mulinello di emozioni contrastanti: se da una parte ero rimasto shoccato e avevo paura per la noncurante violenza verso gli altri di quella bestia feroce, dall’altra iniziavo ad ammirarlo per la sua energia infinita, per la sua forza bruta e per la virilità delle espressioni e dei movimenti che rendevano quel maschio mai così distante da come ero io. Il fischio della professoressa mi risveglio da quel torpore e a differenza dei ragazzi che continuavano non curanti io mi diressi con passo veloce a cambiarmi. Entrai nello spogliatoio maschile vuoto e sentii subito un leggero odore di sudore. Mi chiesi com’era possibile che puzzassero così tanto visto che io anche dopo due ore di educazione fisica profumavo ancora di borotalco. Andai nel mio angolo di panchina dove avevo ...
    ... lasciato la mia roba e la trovai messa in disordine, era stato Davide con i suoi modi confusionari a mettere in disordine. Mi cambiai velocemente scarpe calze e pantaloncini, sentivo già le voci dei maschi che si avvicinavano: non mi piaceva stare svestito davanti a loro ed evitavo a tutti i costi di fare la doccia a scuola come loro e per questo ogni volta facevo di corsa per evitare che qualcuno se ne accorgesse e facesse domande. Entrarono nella stanza come una mandria di bufali facendo un casino assordante. Io nel frattempo mi ero seduto ad aspettare che Davide mi ridesse la mia maglia. Lui entro con tranquillità parlando con gli altri di tutti i suoi goal, non mi degnò di uno sguardo. Il tempo passava e alcuni iniziavano a rimanere in boxer, segno che di lì a poco si sarebbero spogliati per andare in doccia. Decisi di alzarmi e con tutta la timidezza di questo mondo andai da Lui a chiedergli la mia maglietta indietro.
    
    - Davide, posso riavere la mia maglietta? - quasi sussurrai
    
    Lui era seduto sulla panca intento a togliersi i pantaloncini, subito non alzo lo sguardo verso di me anche se aveva certamente sentito, ma finì di togliersi i pantaloni e anche i boxer neri. Vidi per la prima volta quello che era lo scettro del suo potere e sarebbe per me diventato la mia condanna. Era color cioccolato, molto venoso, lungo grosso, ma soprattutto molto spesso quasi quanto una lattina. Persi totalmente il contatto con la realtà, i miei occhi riuscivano solo piu a concentrarsi su ...