1. Sottomesso ai tempi della scuola pt.2


    Data: 11/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Pisellinamagrolina, Fonte: Annunci69

    Quella notte non dormii per nulla. Passai tutto il tempo con l’ansia di dover rivedere la mattina seguente quel ragazzo così diverso da me, con la sua forza fisica e il suo carattere arrogante e stronzo. Mi sentivo un fastidio continuo all’altezza dello stomaco e il pisellino era più duro del solito senza aver bisogno di sollecitazioni. Erano pochissimi anni che avevo iniziato a toccarmi li sotto, lo prendevo tra pollice e indice e lo massaggiavo mentre ripensavo a qualche mio compagno a torso nudo visto in spogliatoio. Lo facevo indurire fino a quando non diventava grande, naturalmente lo massaggiavo senza mai scoprire il piccolo glande serrato dalla candida pelle rosa troppo stretta per farlo uscire; per me questa era una cosa naturale visto che non l’avevo mai potuto confrontare con quello degli altri, come era normale la sua misura, 9 cm scarsi di lunghezza massima che credevo perfettamente nella norma.
    
    Il mattino seguente mi presentai a scuola molto assonnato per la notte insonne. La situazione era del tutto normale al contrario di quanto mi ero preoccupato, appena entrato in classe vidi Davide che parlava con dei miei compagni e ridevano sguaiatamente, forse per i soliti discorsi sconci che si scambiano i maschi. Anche le lezioni filarono liscio. Davide rimase tutto il tempo nella sua solita posizione laterale con le gambe aperte e lo sguardo tronfio quasi a controllare tutta la classe; d’altrocanto io non gli diedi appigli e me ne stetti per 3 ore con gli occhi ...
    ... incollati al quaderno mentre prendevo appunti senza mai volgergli un solo sguardo. La quarta ora era di educazione fisica ed io ormai impratichito schizzai via verso gli spogliatoi con la mia sacca contenente il cambio. La mia tecnica era quella di arrivare per primo per potermi velocemente cambiare almeno i pantaloni prima che arrivassero gli altri, che passavano molto più tempo li dentro dicendo volgarita e facendosi scherzi a vicenda. Come un fulmine mi ero gia messo la maglietta e i pantaloncini quando arrivarono gli altri compagni, misi le scarpe e ripiegai bene gli indumenti che mi ero tolto posandoli sulla panca.
    
    Dopo circa 5 minuti la professoressa inizio a farci correre per riscaldamento mentre i ragazzi arrivavano dallo spogliatoio a gruppetti, tutti tranne Davide. Stavo ormai facendo stretching seduto sul pavimento e in tensione per arrivare alle punte dei piedi con le mani quando iniziai a sentire i primi ridolini degli altri intorno a me.
    
    All’inizio non ci feci caso e restai con la testa china sul mio esercizio, dopo poco pero per curiosità alzai gli occhi e capii che era Davide il motivo delle risate, più che altro quello che aveva indosso. Aveva una maglietta azzurra della Bennetton decisamente troppo piccola per lui, gli lasciava scoperto l’ombelico ed era in tensione sulle braccia e sul torso che sembrava potesse strapparsi da un momento all’altro. Lì per lì, forse per i residui di sonnolenza, non ci feci caso che quella maglietta era proprio la mia. Doveva ...
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