1. Sottomesso ai tempi della scuola pt.2


    Data: 11/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Pisellinamagrolina, Fonte: Annunci69

    ... averla vista sulla panca ed essersela messa perché forse aveva dimenticato la sua, pensai ingenuamente. Una volta entrato in palestra si mise a correre per riscaldamento facendo il pagliaccio, gli altri iniziarono a ridere più forte e a girarsi di tanto in tanto verso di me. Dopo un paio di giri di campo venne diretto verso di me che ero ancora intento nel mio esercizio di stretching e si fermo con il suo pacco coperto dai pantaloncini da calcio a pochi cm dal mio orecchio destro. Alzai timidamente lo sguardo verso il suo viso e Davide mettendomi una mano sulla testa mi disse: - Ciao frocetto! Ho preso la tua maglietta perchè mi piaceva, anche se mi sta un po troppo stretta, non ti dispiace vero?-
    
    -No, figurati, se hai dimenticato il tuo cambio a casa te la presto volentieri- dissi.
    
    - No frocetto non hai capito un cazzo! La tua maglietta me la sono messa apposta perchè voglio che impari a sentire l’odore di un vero maschio addosso. ahah- disse Davide prendendo un paio di ciocche bionde di capelli e tirandomele leggermente verso il basso con il suo solito modo da padrone.
    
    Questa frase mi sconvolse internamente: iniziai a comprendere meglio come poteva risultare quella maglietta che avrei dovuto rimettere per le restanti ore di lezione dopo che quella montagna di muscoli si fosse allenato, contando che dopo nemmeno 5 minuti Davide emanava già un odore maschio che mi penetrava con forza nelle narici. Non gli risposi, semplicemente abbassai lo sguardo verso il ...
    ... pavimento verde e vidi con la coda dell’occhio che tornava ad allenarsi ridacchiando. Dopo poco la professoressa fischiò, segno che dovevamo dividerci: si poteva scegliere se giocare a calcio o praticare sport più leggeri come giocare a palleggio o a volano. Naturalmente io sceglievo sempre di palleggiare in cortile con le altre ragazze, mentre i maschi si affrontavano sempre in una partita di calcio. Una volta avevo provato a guardarli per provare a partecipare , ma la foga che mettevano e i violenti contrasti e le spallate che si davano, pur riuscendo a rimanere in piedi, mi facevano paura.
    
    Non appena sentii il fischio mi diressi velocemente verso il cortile tenendo la testa bassa per evitare di incrociare gli sguardi degli altri. Passai l’ora di ginnastica con la mente annebbiata e poco concentrato sugli scambi di volano che stavo facendo con una compagna, cosa che mi faceva sbagliare ogni due secondi e rendeva la mia compagna visibilmente scocciata. L’unica cosa che mi destava attenzione erano le continue grida dei maschi provenienti dalla palestra; tra tutti erano le urla e le imprecazioni di Davide che per la sua voce roca e profonda faceva vibrare tutti i vetri di porte e finestre della palestra, e faceva vibrare anche me, come se ogni suo verso animalesco mi causasse una scarica elettrica interna. A 5 minuti dalla campanella la professoressa ci fece andare a cambiare in modo da non farci arrivare tardi alla prossima lezione. Io e le ragazze raccogliemmo le varie palle, ...