1. A Vongola libera


    Data: 23/09/2017, Categorie: Etero Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    ... ben visibile l’altro pieno e sodo nella svettante areola scura del capezzolo destro e la fica glabra.
    
    Entrai n doccia e confesso, mi menai una violentissima sega, Sara non solo era più che desiderabile, ma aveva un modo di fare che mi scopava letteralmente il cervello; questo rese necessario, prima di uscire un ultimo getto di acqua fredda, come una doccia scozzese, onde rendermi presentabile.
    
    Uscii dalla doccia avvolto nell’asciugamano in vita e lei si stava rivestendo, confesso che rimasi deluso di vederla così, si era messa un due pezzi e sopra di esso un paio di pantaloncini corti.
    
    La scena si ripetè altre volte; “a vongola libera!” era il suo slogan che i due olandesi avevano preso a ripetere ridendo, come fosse un urlo di battaglia, forse per mitigare il mio imbarazzo mi spiegò che le piaceva da morire stare nuda sotto la muta, avendo l’acqua del mare calda che la permeava ovunque, il neopreme che le si insinuava insieme all’acqua tiepida, mentre me lo spiegava socchiudeva gli occhi quasi a sottolineare che ne godesse e non solo mentalmente, “Dovresti provare anche tu, aggiunse ridendo”, sarà, ma noi maschietti la sotto siamo fatti in modo diverso e non avere l’attrezzo sistemato in ordine schiacciato dal neopreme potrebbe rendere qualsiasi immersione assai disagevole.
    
    Era l’ultima settimana di ferie, la coppia olandese non c’era, l’indomani avrebbe preso l’aereo, il che significava che non si potevano immergere quel giorno, uscimmo in gommone solo Sara ...
    ... ed io, il proprietario del Diving si era assentato per seguire l’altra su attività.
    
    IL programma della giornata prevedeva un immersione sui 25 metri su una parete di corallo, e quella successiva un piccolo relitto di un rimorchiatore adagiato in assetto di navigazione su un fondale di 20 metri circa in mezzo ad una prateria di posidonia.
    
    La prima immersione andò benissimo, vedemmo anche un paio di murene affacciarsi al nostro passaggio e mugoli di vita pelagica intorno ai ciuffi di corallo fiorito.
    
    L’intervallo di superficie lo passammo ormeggiati , mangiammo qualcosa e pigliammo il sole, ovviamente Sara in topless, qui ci fu un piccolo siparietto: la motovedetta della guardia costiera ci si avvicinò per chiedere alcune generalità, in realtà credo che le tette di Sara fossero entrate nelle mire dei questi annoiati guardiani del mare e vista la familiarità con cui si rivolgevano a lei, non fosse la prima volta...chiamameli scemi!
    
    Fatta la seconda immersione, rientrammo al diving, scaricammo l’attrezzatura e ci svestimmo per mettere tutto nelle vasche di risciacquo nell’acqua dolce.
    
    Al solito lei si spogliò facendosi aiutare rimanendo nuda, questa volta, misi da parte i miei pudori e feci lo stesso, cosa che sul momento parve non sortire alcun effetto sulla mia amica.
    
    “Bella immersione me la sono proprio goduta” mi disse mentre si sistemava i capelli con un elastico prima di entrare sotto la doccia, il modo in cui lo disse lasciava fraintendere ampiamente il ...
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