1. A Vongola libera


    Data: 23/09/2017, Categorie: Etero Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    ... riferimento all’immersione in se, a quello che avevamo visto, piuttosto al fatto che aveva davvero goduto mentre pinneggiava.
    
    Prese da terra la muta, la rivoltò e la lanciò nella vasca di risciacquo l’odore del neopreme bagnato, della salsedine, in quel volo sparse nell’aria anche un altro effluvio, forse fu solo la mia fantasia, forse proveniva davvero dal suo sesso umido.
    
    Si avviò verso la doccia, qualcosa in me smise di esitare, avrei provato, al massimo avrei preso uno schiaffo e le avrei chiesto scusa e fine delle immersioni per quelle vacanze.
    
    La seguii, a piedi nudi non si accorse di me sino a quando si girò per chiudersi la porta della doccia dietro le spalle, fu allora che si avvide della mia presenza.
    
    Non parve particolarmente sorpresa, mi guardò negli occhi prima di sorridere, non parlò finché con le mani dietro la schiena non chiusi alle mie spalle la porta facendo scattare la serratura che ci bloccava entrambi all’interno.
    
    Superai la sua spalla per cercare il miscelatore dietro di lei, ma mi bloccò con la mano, “Sa ancora di mare sai?...”, ponendomi le mani su una spalla e sulla nuca esercitò una pressione che assecondai ritrovandomi in ginocchio di fronte alla sua fica, bella glabra, che ricordava effettivamente la polpa succosa e gustosa di un mollusco.
    
    Grato mi avvicinai con il viso, inspirandone con il naso l’odore prima di tuffarvi la faccia li in mezzo, cosa che le fece cacciare un piccolo urlo di sorpresa.
    
    Iniziai a baciarla ...
    ... leccarla, afferrandomi con le mani a suoi glutei, assaporavo la sua fica che davvero sapeva di mare e di sesso, si puntò con le mani al portasapone e al saliscendi della doccia.
    
    Goloso, instancabile de divorai quel dolce mollusco, sapido e turgido, che tornava ad inumidirsi aspergendomi la bocca ed il viso, nella mia dedizione mi insinuai in esso anche il naso, una mano lasciò la presa facendola vacillare per un attimo per posarsi sulla mia nuca, in una stretta tutt’altro che gentile.
    
    Nell’impeto della mia ricerca di entrare il più possibile dentro di lei si ritròvò bloccata contro il muro di piastrelle, cosa che le permise di lasciare la presa con l’altra mano e raggiungere la testa.
    
    Ero gioiosamente schiavo del suo piacere e lei pareva insaziabile, io ero tutt’altro che comodo, le ginocchia erano un po’ doloranti, ma non mi sottrassi, nè moderai l’intensità, ero impazzito, come uno squalo in frenesia alimentare volevo solo cibarmi del suo sesso… e lei, da buona multiorgasmica insaziabile, non mi lesinava certo l’offerta del suo corpo.
    
    Ad un certo punto ne dovette avere abbastanza, perché mi prese il viso tra le mani costringendomi ad alzarmi per incollare la mia bocca alla sua, prima di invertire le nostre posizioni.
    
    Non ebbe indugi a cacciarsi la cappella in bocca e poi di seguito tutta l’asta eretta del mio cazzo, un uomo capisce quando una donna ama spompinarlo, ed è quello che ci fa godere di più.
    
    Sara ne godeva genuinamente, con lo stesso appetito che io le ...
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