1. A Vongola libera


    Data: 23/09/2017, Categorie: Etero Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    ... relative immersioni giornaliere.
    
    Chi ama questo sport è una specie di drogato, il richiamo del mare, dell’acqua è qualcosa di irresistibile, esattamente come il suono del proprio respiro in acqua, avvolto da una sorta di gigantesco grembo materno, e pur non essendo mai soli, la prudenza impone sempre almeno un compagno, godi di una strana singolare solitudine.
    
    Chi si immerge lo sa, spesso a settembre l’acqua è più calda che a giugno, e quell’anno non fece eccezione, a questo aggiungete che era stata un estate torrida sopra le righe che non accennava a voler terminare a dispetto del calendario che voleva dichiararne la fine.
    
    A questo aggiungete il vantaggio , che tolta un altra coppia presente un giorno si e uno no in quell’ultima settimana ero rimasto solo io ad immergermi insieme al proprietario del diving e di Sara di cui era la guida, tuttavia l’uomo spesso e volentieri lasciava tutto in mano alla mia amica perché doveva seguire anche un altro diving in un altra località ad una cinquantina di kilometri da lì.
    
    Fu in quel periodo che rivista di persona potei apprezzarne le fattezze, era leggermente cambiata, si era riempita un po’ come forme, la gioventù aveva ceduto il passo a qualche linea più morbida che però non aveva intaccato la sua grande gioia di vivere e in più aveva preso una nuova abitudine.
    
    Un passo indietro, vi ho detto che eravamo rimasti solo io e una coppia, dei coniugi olandesi di mezz’età, gioviali e simpatici, parlavano un italiano stentato ...
    ... inframmentato di spagnolo con il quale si facevano comunque capire, terminata l’immersione, per loro, era del tutto naturale cambiarsi spogliandosi del tutto, rimanendo nudi, prima e dopo entrare in doccia, finite le immersioni o anche solo nel prepararsi prima di esse, ho detto precedentemente che Sara aveva girato un bel po’ prima di arrivare a Orosei, quindi aveva avuto modo di vedere e vivere in posti diversi con usi e costumi diversi, o meglio, nella totale assenza di essi nel senso letterale del termine.
    
    Fin dalla prima volta che l’aiutai a togliersi la muta, sperai inconsciamente di trovare sotto di essa lo stesso pizzo nero merlato che vidi quella volta a Sharm, non ero preparato a vederla sotto di essa completamente nuda.
    
    Dovette divertirla un po’ il mio stupore, certo vedere donne in topless non era certo una novità anche tra le subacquee, ma quando mi avvidi che sotto non aveva nulla dovetti esitare un attimo e lei se ne accorse, si girò verso di me strizzandomi un occhio e mi disse ridendo , “A vongola libera” e dopo aver lanciato la muta nella vasca di risciacquo entrò sculettando in una doccia.
    
    Ci rimasi un po’ lì, con l’erezione che mi cresceva compressa sotto il neopreme della muta, che tirava sadicamente sul cavallo.
    
    Ci incrociammo poco dopo mentre io entravo in quella di fianco e lei se ne usciva bella e sgocciolante come la Venere del Botticelli, strizzandosi i capelli che le ricadevano sulla spalla sinistra coprendo in parte il seno e lasciando ...
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