1. Un incontro particolare


    Data: 25/06/2019, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... voglia.
    
    Lei però non è del tuo stesso umore, anzi se li avesse si potrebbe dire in maniera volgare che era evidente che le giravano le palle.
    
    Le chiedi se c'è un motivo particolare per cui è così...tesa, tu dici “tesa, ma pensi “incazzata”.
    
    Lei per poco non ti aggredisce, come se tu fossi il responsabile del suo stato d'animo e ti risponde: “Tutta colpa di quello stronzo. Tutti uguali vuoi uomini. Magari anche tu pensi che siccome ti ho chiesto un passaggio io sia una troia e che dovrei dartela per riconoscenza. Di che non è vero? Dai dillo se hai il coraggio?”
    
    “Dirti cosa? Che dovresti darmela? Se ti va di darmela mi farebbe piacere, ma non per dovere, così se ti va di tirati su un poco il morale visto che...”
    
    “Che? Che cosa? Dai, dai.. dillo! Tutti uguali voi uomini. Solo a quello pensate, gira sinistra piuttosto.”
    
    “Giro dove vuoi ma non chiedermelo con quel tono. Perché ti adiri con me? Che dovevo dirti che mi farebbe schifo fare sesso con te? “
    
    “Non dovevi dire niente, ecco che dovevi fare. Tacere”
    
    Tu, per niente intimorito, anzi divertito da questa simpatica e bella isterica, con finta noncuranza le metti una mano sulla coscia e le chiedi con tono gentile: “Dai, ho capito che qualcuno ti ha fatto arrabbiare, ma perché te la vuoi prendere con me? Posso fare qualcos'altro per te oltre che darti un passaggio? A proposito che ci vai a fare al terminal degli autobus? Dove sei diretta?”
    
    Lei pare non accorgersi neppure della tua mano e tu, ...
    ... furbescamente cominci a farla scorrere dal ginocchio verso l'inguine.
    
    Ti dice che deve prendere l'autobus per tornare nel capoluogo di provincia, dove lei abita.
    
    Non è vero che tu pure devi andare nella stessa città, però non allungheresti di molto il percorso passandoci per rientrare nella tua cittadina, perciò menti dicendo “Perché prendere l'autobus allora? Ti ci porto io, devo andarci anch'io”.
    
    Lei accetta, tu lasci la costa ed il giro dei clienti e ti dirigi sulla strada statale che collega la riviera alla città capoluogo.
    
    Potresti inforcare la superstrada, anzi quella sarebbe il percorso più comodo e più breve, e la ragazza ti chiede perché stai invece imboccando la statale.
    
    Le dici che devi fare una brevissima sosta da un tuo cliente perciò sei costretto a prendere quella strada, in realtà è perché il tragitto che hai scelto offre vari posti dove poter sostare su qualche strada laterale o piccole piazzole seminascoste da siepi. Pensi di poterla convincere a giocare un poco con te, ci vuoi provare.
    
    O sei scaltro tu o ingenua lei visto che non si insospettisce ma, parlando parlando, abbandona quel suo atteggiamento nevrotico e ti racconta che una sua amica e collega l'aveva invitata a trascorrere una giornata al mare approfittando delle prime belle giornate di sole e del fatto che quel giorno il ristorante nel quale entrambe lavoravano era chiuso per turno di riposo settimanale.
    
    Ti racconta che solo all'ultimo momento l'amica le aveva detto che a portarle al ...