1. L'amico di famiglia ( la versione di lei )


    Data: 22/06/2019, Categorie: Etero Autore: 4occhi, Fonte: Annunci69

    ... preciso arrivò venti minuti dopo.
    
    Lei si era rivestita velocemente ma la borsa era ancora in camera, andò lì per prenderla, lui la seguì, quando capì che lui aveva impiegato un secondo per capire cosa era successo, vide il sangue sulle lenzuola…Cristo, aveva fatto sesso per la prima volta con un decerebrato che russava sonoramente…Lui si fermò pieno di rabbia ma lei lo fermò, era stufa, voleva solo andarsene e non avere più a che fare con l’essere in questione, lui per tranquillizzarla disse : “Lasciagli un biglietto, non ti preoccupare, quando si sveglierà e non ti troverà se ne farà una ragione”. Se ne andarono che era già l’una di notte, non voleva tornare a casa dai suoi, le avrebbero fatto il terzo grado vedendola arrivare prima del tempo…, stava vagliando le possibili amiche quando : “ Stanotte stai da me”.
    
    Il pensiero di passare una notte nel “covo” di Francesco la fece sorridere, forse aveva dei programmi pure quella notte e lei glieli aveva fatti saltare…provò un senso di rivincita, era sempre stata un po’ gelosa delle sue avventure. Si sapeva che era un dongiovanni, pieno di donne ma discreto all’inverosimile, infatti nessuno sapeva cosa combinava realmente.
    
    Vedeva le sue mani sul volante, belle, lunghe dita...le braccia abbronzate, leggermente pelose, lo guardò di sbieco per non farsi beccare e restò senza fiato : Francesco. Non lo aveva mai guardato in quel modo, era proprio bello…che cavolo aveva!!? Insomma, ok, addio verginità ma guardare Cesco in ...
    ... quel modo, le mancava di avere la bava alla bocca !! Però che bel vedere, era mozzafiato: la camicia leggermente aperta mostrava una leggera peluria nera…trasudava virilità, chissà come sarebbe stato nudo… Arrossì di colpo, sperando che lui non si fosse accorto, girò lo sguardo al finestrino…In due ore di viaggio non si dissero nulla, musica di sottofondo e una tensione che lei sentiva crescere dentro di sé…sentiva la presenza di Cesco, il suo respiro, aveva tutti i sensi all’erta…
    
    Arrivati all’ appartamento lui la fece accomodare in salone, ‘che casa stupen..’ non fece in tempo a pensare che si ritrovò tra le braccia di lui, stretta, la faccia sul petto, le stringeva la schiena. Si girò appena e lasciò un bacio sulla pelle libera tra i lembi della camicia e gli strinse le braccia alla vita. Il suo odore, il suo sapore…lo leccò, poi col viso spostò il tessuto e arrivò al capezzolo, scuro…la lingua lo titillò, lo avvolse e lo succhiò…’mm, che bello’, lui gemeva e la lasciava fare. Si staccarono un po’ e lei con le mani aprì la camicia e gli baciò tutte e due i capezzoli, gli accarezzava il petto, era famelica: lo ciucciava, gli lasciava scie di saliva…”mm..che buon sapore hai!”, non riuciva a smettere, alzò il viso a guardarlo ma lui si catapultò sulla sua bocca, argh!, ‘Da brividi’…giocare con le sue labbra, la sua lingua entrò diretta a cercare la sua…gli prese il volto tra le braccia , erano avvinghiati…lasciò fare Cesco, che gli strappò di dosso la camicetta e fu felice ...