1. L'amico di famiglia ( la versione di lei )


    Data: 22/06/2019, Categorie: Etero Autore: 4occhi, Fonte: Annunci69

    Il sesso fatto con consapevolezza dà un grande potere di libertà alle donne peccato che purtroppo molte siano ancora delle svuotacoglioni per una manica di ominidi pseudoamici. Lo dedico alle donne con "le palle".
    
    Si conoscevano da quando lei aveva dieci anni, le loro famiglie divennero amiche, lui era più grande di lei di otto anni ed era stato sempre molto protettivo nei suoi confronti benché non ci fossero legami di parentela: quando c’erano le feste comandate scherzava sempre, la teneva con sé quando c’erano amici suoi più grandi, per il suo compleanno si ricordava di regalarle un fiore. Lo chiamava Cesco accorciando il suo nome. Insomma una presenza positiva costante nel tempo.
    
    Al suo diciottesimo compleanno, si presentava come una bellissima ragazza, slanciata, lunghissimi capelli neri lisci che le arrivavano fino al sedere, un volto nel quale due impressionanti occhi azzurri facevano da padroni. Un’innocenza che purtroppo, come spesso accade , attirava gli essere più stronzi del creato, così un amico del fratello le fece una corte serrata, parole dolci, fiori, lui era bello e muscoloso, lei si perse e dopo alcuni inviti andati a vuoto, accettò di accompagnarlo al mare durante un weekend…Lei sapeva che avrebbe fatto l’amore, avrebbe perso la sua verginità con l’uomo più figo che aveva mai visto e che era innamorato…era tutta eccitata, si era confidata con le sue amiche che le avevano dato tutte le dritte possibili per una notte d’amore e goduria! Arrivarono alla ...
    ... casa di lui, si sistemarono e cenarono da soli…poi l’incubo ebbe inizio: la prese senza un minimo di dolcezza e zero preliminari, glielo mise dentro senza tanti pensieri, un dolore acuto, ... due spinte, una strizzatina alle tette e in pochi minuti tutto era già finito. Che schifo! Era questo che aveva atteso con ansia e trepidazione? Lei si alzò e andò in bagno per pulirsi dal sangue. Lui dormiva pesantemente, il pene moscio sporco tra le gambe, distrutto come se avesse scalato una montagna…che delusione.
    
    Lacrime copiose le riempirono gli occhi…si sedette sul bordo della vasca a piangere, le mani sulla faccia…cosa aveva fatto? Come aveva potuto sbagliarsi così ? Doveva riflettere, cosa poteva fare? Voleva sparire, andare via da quella casa e da quell’essere inutile. Chi la poteva aiutare?...Cercò di calmarsi e si assicurò che la belva dormisse profondamente…Cesco!! Era a Genova da amici, lui l’avrebbe aiutata…Dio, che vergogna! Cosa avrebbe pensato di lei, la conosceva da sempre e la considerava una ragazza con la testa sulle spalle…che cazzata immensa aveva fatto! Lo conosceva da così poco tempo e si era bevuta tutte le sue stronzate…
    
    …’Rispondi, ti prego…’, “Si, ciao Gattina cosa vuoi a quest’ora della sera, sono a cena da amici”…fece un bel respiro e gli raccontò solo che aveva litigato con Gianni e che voleva tornare a casa, che non sapeva come fare…”Arrivo subito, tu prepara la tua roba che vieni via con me”… Grande Cesco, poteva sempre contare su di lui, infatti ...
«1234»