1. Iryna, la collega troia


    Data: 21/06/2019, Categorie: Etero Autore: SilentiBoss, Fonte: RaccontiMilu

    ... soffermato sulla replica di Law and Order del pomeriggio, se non avessi udito piccoli e sommessi gemiti pervenire dalla stanza occupata da Iryna.
    
    Erano ormai venti minuti che la mia collega era andata a stendersi, pensai che avesse qualche problema, dunque mi accostai alla porta sporgendomi malapena all’interno.
    
    La Puttana, perché in altro modo non riuscirei a definirla adesso, era seduta sul lettino, aveva la giacca della divisa slacciata, il reggiseno sollevato a mostrare il seno, i capezzoli erano turgidi ed appuntiti pronti ad esplodere. Si era tolta i pantaloni e teneva il perizoma in bocca. Aveva il cellulare in mano, stava facendo uan videochiamata con qualcuno, non saprei dire, il piccolo monitor mostrava solamente un cazzetto in erezione di un ragazzo che si segava quanto un porco. Ma potevo capirlo. Vedere Iryna masturbarsi come una cagna in quel modo mi stava facendo rizzare il cazzo anche a me.
    
    Lo spettacolo fu interrotto dal campanello di un ospite.
    
    Maledicndo mentalmente la persona in questione corsi all’ascensore ed andai a rispondere. Mi ci vollero pochi minuti, la richiesta non era particolare e non ebbi bisogno di supporto. Più frustrato che incazzato tornai al piano inferiore, appena fuori dall’ascensore trovai Iryna. Aveva rimesso la divisa, i capelli erano ancora tutti scompigliati, avrei detto da sonno se non l’avessi vista ed il viso era arrossato. I capezoli premevano ancora contro la casacca della divisa ed ora mi spiegai il perché un ...
    ... intimo tanto sexy.
    
    -Tutto bene?- mi chiese
    
    -Si certo, volevano solo un po’ d’acqua- replicai -Tu? Già sveglia?-
    
    Lei annuì -Si si- disse -Troppo caldo-
    
    -A capisco…- sorrisi -Sai, avrei giurato di sentirti parlare prima…- gettai la battuta
    
    La vidi avvampare. Mi guardò piena di sorpresa, come se non sapesse che pesci prendere.
    
    -La struttura &egrave grande- la tranquilizzai io -Mi sarò sbagliato-
    
    -Si…- mi dise -Si Sicuro-
    
    Tornammo a sederci, io a scrivere sul registro l’operazione appena svolta, lei a cercare di darsi un tono. Lo vedevo che era infastidita, come se qualcosa non fosse andato per il verso giusto. La guardai qualche istante, poi ripresi a scrivere.
    
    -Chi era al telefono?- chiesi a bruciapelo
    
    -Il mio fidanzato- si tradì
    
    Si bloccò ed io scoppiai in una sottile risata divertita. Lei avvampò d’imbarazzo.
    
    -Beccata- dissi indicandola con la penna -Ma non ti preoccupare, ci può stare, io starò zitto-
    
    -Tu…- mi chiese -Tu hai sentito?-
    
    -Eh già…difficile non sentire i gemiti di una donna che gode…-
    
    L’imbarazzo cominciò a farsi evidente, se la cosa fosse trapelata quella sera, Iryina avrebbe perso certamente il posto di lavoro.
    
    -Io starò zitto- dissi senza guardarla -Ma la prossima volta che intendi fare uno spettacolo simile al tuo fidanzato voglio che tu lo faccia in questa stanza-
    
    -C…Cosa?-
    
    Io feci spallucce -Mi rompo il cazzo qua da solo, non ti sfioro va tranquilla, ma lo spettacolo me lo voglio godere…- lei sembrava ...