1. Iryna, la collega troia


    Data: 21/06/2019, Categorie: Etero Autore: SilentiBoss, Fonte: RaccontiMilu

    Buonasera a tutti, prima di cominciare il racconto vi devo ammorbare con una breve descrizione del sottoscritto, utile ad evitare di doverla rifare ogni volta nei racconti e rendere, così, tutto più veloce…
    
    Mi chiamo Ivan, sono un infermiere professionale, lavoro presso una Cooperativa attiva nel territorio Ligure principalmente nell’ambiente residenziale geriatrico. Ho 29 anni, sono alto un metro ed ottantacinque, peso ottantacinque kg, ho praticato per svariati anni lotta greco romana ed ho una notevole pasione per le donne, forse, a volte anche troppa. Ho i capelli neri, porto una corta barba intorno alla bocca, giusto per sembrare più ‘serio’, ho gli occhi scuri e la pelle chiara.
    
    Assodato uesto procedo oltre, raccontantovi che cosa mi &egrave successo qualche sera fa, con una mia collega di nome Iryna.
    
    Lavorare di Sabato notte, di per se era già una faccenda che sopportavo a fatica. Con la ripresa del campionato di calcio i miei amici spesso mi invitavano fuori a festeggiare o a mangiare qualcosa, per me, buon gustaio da sempre, rifiutare certi inviti &egrave sempre una cosa molto difficile. Quella sera, a peggiorare il tutto, mi avrebbero mandato a coprire il turno di una collega malata presso una struttura dichiaratamente ‘noiosa’ da molti miei colleghi. Era la mia prima notte sul posto, in precedenza vi avevo prestato servizio unicamente in turni pomeridiani, affiancato da una collega del posto già esperta. Dal momento che avrei dovuto coprire per 15 giorni ...
    ... la ‘Degente’ anche quella notte, dunque, venni affiancato per vedere le modalità di lavoro notte.
    
    Ad affiancarmi sarebbe stata Iryna, una ragazza di circa trentuno anni di nazionalità ukraina. Una biondona dal culo a mandolino e dalle tettine sode da strizzare. Occhi chiarissimi, pelle bianchissima, insomma, più che ritenerla una collega per i primi momenti la ritenni una sorta di ‘bambolina’ con respiro.
    
    Inzialmente procedemmo con ordine, mi mostrò i registri farmacologici, mi illustrò come ripristinare il carrello della struttura e mi disse a quali ore effettuare i controlli dei degenti più gravi. Per tutta la durata della sua spiegazione, però, mi fu impossibile non scorgre dalla divisa una mozzafiato biancheria intima nera di pizzo.
    
    -Che troia, viene a lavorare con il completino da scopata-
    
    Fu onestamente questo il mio primo pensiero. Certo, gradii molto la vista, d’altra parte Iryna non fece decisamente nulla per impedirmi di guardarla.
    
    Cominciammo a lavorare. Mantenere un livell di concentrazione adeguato al ruolo, con quella bonazza che si iegava a novanta per prendere la pressione ai pazienti, mostrandomi generosamente il perizoma nero, era molto, molto difficile. Fu per me un grosso sollievo quando, terminato il giro di controllo, Iryna mi disse che si sarebbe andata a riposare un poco e che poi mi avrebbe lasciato il posto.
    
    Mi misi davanti alla tv e cominciai a girovagare fra i canali Dmax e Giallo (se interessa a qualcuno…). Probabilmente mi sarei ...
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