1. Edith


    Data: 12/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: mikirn82, Fonte: Annunci69

    ... decidere di accettare la sua proposta. Arriviamo, mi presenta i suoi e spiega la situazione. Osvaldo e Agostina non sono particolarmente diffidenti, aggiungono un piatto a tavola e anche per loro posso fermarmi quanto voglio. Finita la cena Saverio mi accompagna nell'alloggio. Poso lo zaino nel piccolo ingresso/salotto, un'altra camera e il bagno completano l'abitazione. Fa decisamente più freddo che dalle mie parti, fortunatamente una stufa a legna scalda tutto l'ambiente. Fuori piove, il silenzio della campagna viene squarciato da una serie di fragorosi tuoni. Mentre Saverio accende lo scaldabagno butto altri ciocchi nella stufa già accesa dal pomeriggio. Dentro è fin troppo caldo, mi levo maglione e rimango in camicia. Do un occhiata in giro, una foto sul tavolino ritrae una ragazza con un vestito da sera rosso è stupenda.
    
    Un sussulto nei pantaloni.
    
    La guardo attentamente, i lineamenti sono uguali a Saverio. "E' tua sorella?" gli chiedo, sorride "più o meno" risponde. Penso che il sorriso è lo stesso. Mi mostra il bagno, noto dei trucchi nel mobiletto del lavandino. Ironicamente chiedo se devo ‘temere’ una visita a sorpresa. Ride, dice di non preoccuparmi, “Edith è un'amica e vive in un'altra realtà”.
    
    Poi prende delle cose dai cassetti e dall'armadio della camera, si avvicina alla porta del piccolo bilocale, mi augura la buona notte e chiude la porta, senza lasciarmi il tempo di replicare.
    
    Sono confuso, frastornato, cosa significa ‘vive in un'altra realtà? ...
    ... Vado in camera, frugo tra i cassetti, in uno trovo dell'intimo femminile. Nell'armadio, da una parte, ci sono dei vestiti da donna, con gli occhi cerco quello rosso della foto, non lo trovo. Stranito torno a guardare la foto nel salotto. E se Edith e Saverio fossero la stessa persona? Il dubbio accelera il rigonfiamento del mio uccello e una sconosciuta voglia pervade il mio corpo. Credimi Giovanni, in quel momento ero spaventato da quel desiderio improvviso. Dopo la doccia torno in salotto e spengo la luce. La stufa e i lampi ad intermittenza illuminano la piccola stanza. L'ambiente è molto caldo, tolgo l'asciugamano e nudo mi avvicino alla finestra. Il vento si è placato, non piove. Sembra la quiete prima della tempesta. Il membro eretto poggia sul davanzale. Sono lì nella penombra a contemplare gli elementi ancora con il dubbio che mi ronza nella testa, quando con la coda dell'occhio mi sembra di vedere un'ombra avvicinarsi alla porta. Tre colpi battuti dolcemente lo confermano. Distolto dai miei pensieri mi dirigo verso l'asciugamano mollato sulla spalliera della poltrona, quando del tutto inaspettato sento la chiave infilarsi nella serratura, la serratura scattare. Mi prende il panico, faccio un balzo nel vano tentativo di raggiungere l'asciugamano prima che la porta si apra, con il ridicolo risultato di rimanere al centro della stanza, davanti la porta, proprio come un coglione.
    
    “Ciao, sono Edith ...” Se avessi anche avuto un bicchiere in mano sarebbe caduto per lo ...