1. Edith


    Data: 12/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: mikirn82, Fonte: Annunci69

    Parcheggio la bici di fronte la chiesa di Sant'Agostino, con la catena la blocco al palo e mi incammino verso il piccolo negozio di libri usati sul lato destro della chiesa dove, anni fa, c'era l'ingresso del vecchio cinema. Entro, saluto la simpatica signora che da sempre lo gestisce e mi infilo diretto tra gli scaffali colmi di libri. "Saltatempo" di Stefano Benni attira subito la mia attenzione. Lo sfilo dal ripiano e un foglio cade a terra, lo raccolgo. La carta è ingiallita. Mi guardo intorno, lo apro con cautela, voglio evitare che si rompa. È scritto in corsivo con una bellissima calligrafia, i caratteri sono piccoli e molto fitti.
    
    25 novembre 1984
    
    Caro Giovanni ti devo assolutamente parlare del fine settimana appena trascorso, è successa una cosa che ricorderò per sempre, è stato incredibile, una cosa che mi ha cambiato la vita. Tutto questo ha un nome: Edith.
    
    Con un certo livello di ansia piego il foglio e lo rimetto nel libro, vado alla cassa e pago l'acquisto. Voglio arrivare a casa e leggere subito di Edith.
    
    Anna è dall'estetista, sono solo. Prendo il foglio e mi siedo sul divano.
    
    Sabato devo andare vicino a Perugia per consegnare un lavoro ma giovedì improvvisamente la macchina si ferma. Il meccanico non è in grado di ripararla subito, deve ordinare i pezzi e lavorarla non prima della settimana successiva. Con il treno non è molto pratico raggiungere il cliente, in più la scultura non si presta al viaggio sulle rotaie.
    
    Per fortuna Clara, la ...
    ... mia vicina, mi viene in soccorso.
    
    Un suo collega vive nei pressi del paesino e gli ha chiesto se per sabato può darmi un passaggio.
    
    La mattina carico il pacco sul sedile posteriore della Uno e mi siedo al fianco del passeggero. Si chiama Saverio. Inizialmente parliamo molto, è cordiale e spigliato. Ha 24 anni e il fine settimana torna dai i suoi genitori. Durante la settimana lavora alla Omsa di Faenza, produce calze. Condivide un piccolo appartamento con altri ragazzi, tutti provenienti dal sud Italia.
    
    Parliamo di me, gli accenno della mia vita, del mio lavoro ma non sembra molto interessato e una volta caduto il silenzio rivolgo soddisfatto lo sguardo al panorama. Durante il tragitto ho come l'impressione che, di tanto in tanto, mi lanci degli sguardi ambigui che in un certo senso mi irritano.
    
    Dopo avermi accompagnato a consegnare la scultura mi chiede come penso di tornare. Rispondo che alloggerò da qualche parte e domenica tornerò con il treno. Insiste perché mi fermi con lui a casa dai suoi. Non mi sembra una proposta allettante, almeno finché non specifica che dorme in una piccola casetta separata. Mi assicura che posso stare tutto il tempo necessario, lui dormirà nella sua vecchia camera. Non ho voglia di condividere l'alloggio con Saverio, non che sia un cattivo ragazzo, tutt'altro, ma in macchina con lui ho provato una strana sensazione e la cosa non mi è piaciuta.
    
    Preso purtroppo atto del repentino peggioramento del tempo, non posso fare altro che ...
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