1. Quei due bulli dei miei compagni di squadra


    Data: 10/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... testa da parte dell’allenatore e dei dirigenti. Arrivo al campo che l’allenamento sarà iniziato, su per giù, da un quarto d’ora. Prendo immediatamente il lungo tunnel che porta agli spogliatoi e, inizialmente, non vedo nessuno. E’ giovedì e solitamente oggi ci siamo noi dalle 16 alle 17:30 circa, poi subentra la formazione juniores. Improvvisamente, mentre sto passando davanti al primo spogliatoio, quello usando per l’appunto dalla formazione juniores, vedo Alberto sul ciglio della porta. Lui ha 17 anni ed è il più bello di tutti. Qualunque ragazza del paese gli sbava dietro e penso anche tutti i gay della zona. Io non sono da meno ma lo vedo irraggiungibile. E’ presuntuoso, si dà tante arie e ci tratta male. Spesso abusa della sua maggiore età per scherzi pesanti, insomma fa quasi nonnismo. Inoltre è maledettamente stupido, le sue battute sono demenziali e una parte di me lo odia. Io per lui sono semplicemente “il frocetto”, da mesi e mesi.
    
    Incrociamo lo sguardo, mi sembra agitato. Dopo un piccolo smarrimento iniziale, mi incenerisce con gli occhi. Non l’ho mai visto guardarmi tanto male, non capisco assolutamente cosa sia successo.
    
    “Vai nell’altro spogliatoio, sparisci”. Mi intima.
    
    Io non dico nulla, abbasso la testa e vado via. Passando a passo celere, sento degli strani rumori provenire dallo spogliatoio che stava sorvegliando. Capisco che stava facendo da palo ma non dò troppo peso alla cosa. Mi convinco che si stiano facendo una canna, come capita spesso. Mi ...
    ... cambio, cercando di affrettare un po' i tempi. Sto ultimando i preparativi allacciandomi le scarpe, quando la porta del mio spogliatoio si apre ed entra un mio compagno, Damiano. Io e lui siamo coetanei e siamo molto simili fisicamente, tant’è che in molti ci scambiano l’uno per l’altro. Lo vedo bianco, preoccupato. E’ già cambiato, quindi ipotizzo sia stato allontanato dall’allenatore oppure si sia sentito poco bene. Gli chiedo cosa sia successo e lui mi dice che è tutto ok e di non parlarne con gli altri. Continuo a non capire, non comprendo di cosa dovrei parlare con gli altri, visto che non so nulla.
    
    Entriamo in campo insieme e, per mia sorpresa, oltre a me viene sgridato anche Damiano. Intuisco subito che non aveva lasciato in anticipo l’allenamento per via di qualche problema ma che era entrato in campo in ritardo proprio come me. A questo punto, collego gli episodi e capisco che Damiano era nello spogliatoio di Alberto, in compagnia di non so chi altro. Penso a questo per tutto l’allenamento e non capisco. Non è assolutamente il tipo che possa fumare o fare altre sciocchezze. E’ un ragazzo con la testa sulle spalle e proprio non ce lo vedo in compagnia di quelli là. Finiamo l’allenamento, facciamo la doccia e mi ritrovo ad aspettare i miei proprio assieme a Damiano. Siamo leggermente isolati dagli altri e questo mi permette di potergli parlare. Provo a riprendere il discorso ma mi fulmina con lo sguardo, non vuole assolutamente parlarne. C’è qualcosa di anomalo ma ...
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