1. Quizàs.


    Data: 06/06/2019, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... come la definivano gli americani.
    
    Il Nicaragua per sfortuna sua è situato nel cosiddetto "cortile di casa dello zio Sam", la zona di influenza americana.
    
    Centroamerica, Sudamerica, ci sono paesi impossibilitati a crescere, legati a doppio filo agli interessi statunitensi, volutamente impastoiati nella miseria, volutamente senza futuro.
    
    Veniamo alle missioni.
    
    Le missioni?
    
    Terrorismo allo stato puro.
    
    Venivamo trasportati in elicottero di notte, sbarcati.
    
    Una volta era un villaggio da mettere a ferro e fuoco, uccidere, distruggere, creare panico.
    
    Un'altra, l'imboscata su di una strada per colpire chiunque passasse senza distinzione.
    
    Altra volta ancora, ricerca di informazioni e allora rapimenti torture, intimidazioni, violenze senza fine, uccisioni.
    
    Da che parte eravamo?
    
    Ma dalla parte dei buoni certamente! Dei Contras!
    
    Con i Contras e i loro sponsor, gli yankee, i salvatori del mondo, in quel caso specifico l'imperialismo camuffato da democrazia.
    
    I cattivi?
    
    I Sandinisti e i loro simpatizzanti, i campesinos, i preti, gli intellettuali, i poveri del mondo, quelli che volevano avere una opportunità dalla vita, quelli che volevano vivere di speranza, gli illusi, i perdenti.
    
    Quelli che...
    
    Perché?
    
    Perché con i Contras?
    
    Semplice!
    
    Perché loro pagavano e gli altri no, bei dollari nuovi, fruscianti, che odoravano di santità.
    
    L'inizio.
    
    Il portiere dell'albergo, un furbo ruffiano.
    
    "Hai uno che ti aspetta là in ...
    ... fondo...".
    
    Guardo.
    
    Non lo conosco, pantaloni kaki, camicia di sintetico, che vuole? Chi è?
    
    Mentre mi avvicino, si alza.
    
    Alto. Robusto, sui sessanta.
    
    Guardo i suoi occhi e capisco.
    
    E' un uomo del grande gioco, ex Vietnam?
    
    Forse ha conosciuto la sua parte d'inferno, sfiorandolo o attraversandolo abbastanza in fretta da poterci ridere sopra, io invece, dopo esserci sceso, all'inferno ci sono rimasto.
    
    E' uno del mestiere, sbrigativo.
    
    Mentre beviamo Bavaria ghiacciata, parla.
    
    Ha una figlia.
    
    Una sola.
    
    La rivuole ad ogni costo, ma c'è un problemino.
    
    Lei non vuole tornare.
    
    Sta in Nicaragua con i sandinisti, con i "nostri" cattivi.
    
    Aspetto a rispondere, voglio sentire tutta la storia.
    
    Lo yankee mi dice.
    
    Riportamela, la voglio a casa.
    
    E' tutta una questione di prezzo, mister ed e' comunque difficile, se non vuole tornare può succedere di tutto, può anche morire.
    
    Meglio morta che con "loro", mi fredda.
    
    Ti conosco, sei il migliore e sei onesto.
    
    Onesto? Che vuol dire?
    
    Il mondo è pieno di onesti, solo che saremmo nei guai se dovessimo dimostrarlo e contarci.
    
    Soldi, parla di soldi amico e ti seguo.
    
    La ragazza sta in un campo di addestramento sandinista vicino a Tasbapauni, sulla Laguna de Perlas, dieci miglia risalendo il corso del Kurinwas.
    
    Non conosco il posto, è a nord di Bluefields?
    
    Si.
    
    Conosco la Isla del Maiz, Korn Islands, non è proprio di fronte?
    
    Quanti sono nel campo?
    
    Come faccio a riconoscerla?
    
    E' ...