1. Non avrei voluto,ma è successo


    Data: 17/09/2017, Categorie: Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... doccia,una leggera cena e tranquillizzarmi da quella strana sensazione che mi accompagnava.
    
    Cercavo di allontanare il pensiero ,ma quella sera una sana serata con la mia passerina non me la toglieva nessuno.’
    
    Ero a casa,mi ero fatta una piacevolissima lunga doccia, mi ero appena rivestita con una leggera tuta su slip e maglietta, quando suonò il campanello del citofono.
    
    Allarmata mi chiesi chi potesse essere’.era Dario.
    
    Sorpresa aprii il portone d’ingresso; nella mia mente i pensieri più diversi sia accavallavano senza risultato. In un tempo, che mi parve ridottissimo, arrivò all’ingresso del nostro appartamento.
    
    Ancora confusa aprii la porta ed entrò in casa.
    
    Era ancora vestito da lavoro, bello nella sua mise,sorridente e con un mazzo di rose in mano.
    
    Non mi diede il tempo di parlare,mi disse:sono tue.
    
    E poi avanzò guardandosi intorno e dicendo: bella la tua casa.
    
    Non sapevo cosa dire: ero travolta e stravolta dalla situazione. Una parte di me lo voleva ‘cacciare’, l’altra non sapeva cosa fare
    
    Inspirai profondamente alla ricerca dell’equilibrio e mi dissi:no,no,non si deve ripetere.
    
    Lui pareva tranquillo ed indifferente e con il sorriso mi disse:mi hai detto che saresti stata sola e visto che anche mia moglie e figli sono via ho pensato che insieme avremmo potuto alleviare un po’ le nostre solitudini.
    
    Ti ricordi mi avevi detto molto tempo fa dove abitavi,ero qui vicino ed ho pensato: vado a trovarla, spero ti faccia piacere’
    
    Presa in ...
    ... contropiede non potei dire altro che: si è una strana,ma piacevole sorpresa.
    
    Si , dai’possiamo mangiare qualcosa insieme,preparo qualcosa di veloce e leggero,ma ti anticipo che domani ho una pesante giornata di lavoro quindi è mia intenzione di andare a letto presto.
    
    Lessi nei suoi ridenti occhi l’equivoco che poteva sollevare il termine andare a letto presto,ma con un sorriso disse:va bene anche a me,anch’io domani devo alzarmi presto.
    
    Non era mai stato a casa mia e da perfetta ospite,me l’hanno inculcato i miei ‘rigidi’ genitori,gli feci vedere l’appartamento.
    
    Era tutto perfettamente in ordine ed ero orgogliosa della cosa , i suoi commenti furono per me un piacere ;notai come si soffermo ad osservare la camera da letto e le fotografie presenti sul comò tra le quali spiccavano quelle dei figli e quella mia e di mio marito il giorno del nostro matrimonio.
    
    In particolare prese in mano quella cornice e disse:tu e tuo marito siete una bella coppia ,
    
    La depose poi nella sua posizione originale rivolta al letto.
    
    Terminato il tour ci fermammo in cucina , gli dissi che avrei fatto una ‘veloce’ pasta ed una bistecca con insalata di contorno.
    
    Mi chiese se nel frattempo poteva aiutarmi in qualche modo. Gli dissi che poteva ‘preparare’la tavola e che se ne aveva voglia poteva stappare una bottiglia di vino;per me vino o non vino era indifferente.
    
    Durante la preparazione dei cibi chiacchierammo a ruota libera. Fu piacevole e nell’attesa bevemmo anche un paio di ...
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