Una foto sbagliata - Racconti Erotici

Una foto sbagliata

... foto?- Cancellato. Stava diventando un lavoro ma quello che più frustrava Velia, era constatare la mancanza di qualsiasi forma di personalità negli approcci e ancora peggio, mancava l'intrigo, quella sensazione di proibito che viene sussurrata e celata dentro ad un messaggio, quella sensazione che faceva prudere l'interno coscia e ti faceva percepire quel senso umido mentre le piccole labbra della figa spingono per sbocciare da quel monticello morbido che le celava. Ecco, al solo pensiero, un fremito e poi la mano di Velia che si avvicina, discreta, al suo sesso che sentiva risvegliarsi come dopo il bacio del buongiorno.

-Buongiorno, mi piacerebbe tanto conoscervi- Quasi in automatico il messaggio stava per essere cancellato, una riga striminzita senza un minimo di presentazione però,...... - aspetta, ha chiesto di conoscerci, magari due parole sensate le saprà anche scrivere- Era un po' che Velia non incontrava, le serviva quella carica di adrenalina, le faceva bene. Aprì il profilo del singolo, 44 anni, sano, educato, pulito, discreto, non palestrato ma nemmeno grasso, dalle foto sembrava ancora in discreta forma solo un accenno di pancetta, carnagione molto chiara e poi il cazzo, effettivamente troppe foto del cazzo sapientemente raffigurato con riprese ravvicinate possibilmente dal basso, classico trucco per fare resa. Per Velia non era la cosa più importante, sicuramente le dimensioni fanno la differenza ma il fattore che più la eccitava era quella spinta subdola che ...

... le montava da dentro e che l'avrebbe portata a fare cose che mai avrebbe immaginato fino a qualche anno prima e questo avveniva solo con alcuni tipi di uomini, dovevano avere carisma non dominanti ma sicuri e soprattutto dovevano trattarla come una donna ed essere consapevoli di avere a che fare con una donna.

Buongiorno a te, ti piacerebbe conoscerci? Perchè no magari apriamo le porte per una bella avventura, hai mai giocato con una coppia?- così, Velia rispose.

Non poteva essere vero, Giulio non credeva ai suoi occhi, stava fissando inebetito quella foto seduto nudo davanti al monitor con ancora la mano sul cazzo moscio dopo essere venuto con una furiosa sega. Conosceva la donna della foto, ne era certo, la vedeva tutti i giorni al paesello sempre vestita in maniera inappuntabile, anche in estate, conosceva il suo nome, Velia, conosceva suo marito Giò, dove lavorava dove abitavano, sapeva tutto di loro ma mai avrebbe potuto immaginare di incontrarli in una chat di scambisti.

Il bib del PC lo fece trasalire, si accese la bustina in alto a destra ad indicare che era arrivato un messaggio. Per un singolo quello è un momento topico, sacro, l'unica cosa che poteva far crollare l'aspettativa era scoprire che si trattava del solito trans o gay che ti faceva i complimenti per il cazzo. Aprì la posta, il cuore cominciò a battere forte, tremava la mano, era la sua coppietta che aveva risposto, finalmente cominciò la chat.

_Ciao, mi chiamo Giulio, abito vicino a Catanzaro ...