Una foto sbagliata - Racconti Erotici

Una foto sbagliata

... per quanto riguarda gli altarini, penso che siano più un tuo problema e non mio. Se anche venisse fuori che sono iscritto in un sito di incontri, cosa mai potrebbero pensare? Sono singol, magari muoiono di invidia pensando che ne scopo una alla settimana, magari mi chiedono anche di procurargli degli incontri, capisci Velia. Ma tu, tu Velia, bella e stimata signora di un piccolo paese dove certe cose, per una come te e aggiungo per una famiglia come la Vostra, non vengono tollerate, tu Velia come ne vieni fuori? E tuo marito Giò, Velia, che figura ci farebbe? -

Velia stava sudando e nonostante il caldo, sentiva freddo, stava odiando quel cuneo di metallo infilato nel culo, si stava vergognando, era sbiancata, quella remota possibilità che comunque aveva messo in preventivo nel momento in cui riconobbe Giulio al bar, si stava materializzando con tutte le sue conseguenze. - Come ti permetti Giulio, queste sono cose nostre, cosa intendi, avanti, dove vuoi arrivare?-

Giulio riconobbe l'espressione della paura sul volto di Velia e questo fece in modo di dargli la forza per affrontarla e darle finalmente il colpo di grazia.

- Tranquilla, Velia, vedo che ti stai agitando, in realtà possiamo trovare una soluzione senza ...

... creare troppo trambusto e soprattutto che appaghi tutti e due -

Eccolo, era lì che voleva arrivare. - Cosa intendi dire con “appaghi tutti e due?”-

- Semplice Velia, tu cercavi una trombata ed io pure, è come fare 2+2 l'unica cosa è che io ho l'abitudine di stamparmi i profili e le foto dei miei contatti su A69 anche il tuo con la tua bella foto mentre sorseggi il tuo aperitivo, peccato che sulla foto c'è il logo del sito e non vorrei che girassero per il paesello …. malauguratamente. Ma noi non lo vogliamo, vero Velia? -

Velia era ammutolita, tutto questo non aveva nulla di eccitante, stava per vomitare.

- Quindi Velia, per farla breve, io domani ti aspetto a casa mia alle 15:00. Non ci sarà nessuno e nessuno verrà a saperlo e ti consiglio di non dirlo nemmeno a quel cornuto di tuo marito. Ovviamente è un invito …... puoi sempre declinare. -

Non c'era bisogno di ulteriori spiegazioni, ora Velia si sentiva nuda, non aveva più in mano le redini di quel gioco che tanto la eccitava anzi malediva quel sito, malediva Giò, il sesso, si sentiva sporca per tutti gli incontri che aveva fatto, sbagliata per quello che aveva intenzione di fare, voleva essere in brutto sogno ma doveva prendere una decisione.........

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