1. Libertà


    Data: 24/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: BlusuBlu, Fonte: Annunci69

    A soli ventisei anni avevo tutto quello che la gran parte dei miei coetanei poteva solo desiderare, una macchina di lusso, una laurea nella migliore università del paese, il portafoglio sempre pieno e naturalmente, un sacco di ragazze che non vedevano l’ora di darmela. Ma spesso più cose si hanno e più la vita non è quella che si sognava.
    
    Correndo per la superstrada che dalla costa risale la vallata scavata dal fiume nell’eternità è facile immaginarsi un imperatore che passa in rassegna le proprie legioni, mentre quelle che presto saranno le tue fabbriche ti scorrono affianco, io ero si un principe, ma ero anche prigioniero della mia stessa immagine, prigioniero di tutto quello che la gente ti invidia un altissimo stato sociale.
    
    Tantissime volte avrei voluto abbandonarmi alle indicibili cazzate tipiche della gioventù, ma l’essere figlio di ed un innato senso di responsabilità, comportavano in me, sempre il rispetto dell’etichetta e di una vita disegnata dai miei genitori.
    
    Quel giorno era uno dei tanti, solita mattinata in fabbrica, solito pranzo con il responsabile della produzione un cliente e papà, poi nel primo pomeriggio, via in città per incontrare per un caffè un amico e poi per fare un saltino alla banca.
    
    Entro, soliti saluti del direttore scodinzolante che vedendomi entrare mi venne incontro sorridente “vai all’ufficio titoli, giusto oggi è arrivata una bella novità” vi raggiungo tra due minuti.
    
    Preso il solito corridoio che conduce a quello che è ...
    ... l’ufficio di Giovanni, pregusto già l’ennesima fregatura di quell’antipatico e presuntuoso, solito...no, niente odore di sigaretta, questa volta la stanza profumava di fiori e questo già sorprese i miei sensi, poi tutto era gradevolmente in ordine, tutto più luminoso e dalla scrivania mentre si alzava per i convenevoli una splendida Signora mi sorrideva. Milena, era venuta da Milano trasferita qui nella provincia per merito, che c’era di male nel voler lavorare di meno, starsene tutta l’estate al mare e vivere nella noia della provincia? Doveva avere sui quarant’anni, forse un paio in più, ma era davvero di quelle donne che anche gli adolescenti si girano a guardare, bionda capelli lunghi morbidi sino alla spalla, occhi blu magnetici, il completino con gonna e giacca scura e la camicetta bianca fornivano un quadro di spietata bellezza e formale eleganza. La fissai per lunghi secondi, mentre le porgevo la mano, non potei non notare l’anello e le foto di bambini sulla scrivania.
    
    “Scusami ancora Alessio, ma eccomi qua, volevo presentarti la Dottoressa Milena Rossi”
    
    Il Direttore mi desto così dalla mia ipnosi, trasalito ma pronto replicai scherzando:
    
    “Ero venuto per spostare tutto alla banca di fronte, ma credo che la Dottoressa Rossi con la sua eleganza e il suo stupendo sorriso mi abbia già fatto desistere e poi ho già capito che sarà 100 volte più brava di Giovanni”
    
    Milena sorrise per il complimento, rimanendone fintamente sorpresa, era una Donna abituata a ricevere ...
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