1. La trepidazione, l’attesa e l’avventura


    Data: 05/05/2019, Categorie: Trans Autore: amoreandrogino, Fonte: Annunci69

    ... fuori dallo zaino, ma guardandoli di sottecchi e immaginandomi quello che mi avrebbero voluto fare.
    
    La trepidazione, l’ansia di arrivare a destinazione (il destino?), la provocazione: questa fu la vera gioia, certamente più forte di quella che avrebbe potuto darmi un normale rapporto sessuale. Molto di più anche rispetto a quello che sarebbe successo concretamente a Roma, perché era il viaggio, il viaggio verso l’ignoto, lo spostamento nello spazio e quasi nel tempo che dava slancio e sapore alla mia avventura!
    
    Provai ad accavallare le gambe ma notai che il lembo superiore del kilt si torceva e allora, uscendo fuori del compartimento come volessi osservare il panorama dal finestrino del corridoio, senza farmene accorgere sganciai lo spillone e lo richiusi solo sul lembo esterno senza fermarlo alla parte di sotto Quando andai a sedere, mi sentivo molto più libera e vidi che le mie cosce si scoprivano ogni volta che muovevo le gambe. Notai che il passeggero di fronte a me trasalì quando intravide il perizoma rosso che certamente poteva scorgere dal suo angolo visuale. Ed ebbi poi un improvviso lampo di eccitazione quando costatai che, rispondendo al suo amico che gli chiedeva qualcosa, mostrò un evidente imbarazzo, deglutendo per l’emozione. Mi immaginai che avrebbe deglutito nello stesso modo se avesse potuto leccarmelo, il perizoma rosso, proprio in quel punto lì!
    
    Alla stazione successiva salirono altre persone e il nostro scompartimento si riempì completamente, ma a ...
    ... me rimase impresso quello sguardo che si era bagnato appoggiandosi sulle mie cosce scoperte e sul mio perizoma in bella mostra. Non mi ero esibita casualmente: era stato un gesto intenzionale, ero io che glielo lo avevo messo davanti agli occhi, quasi come era successo anche a me, tanti anni prima.
    
    Avevo circa nove anni allora e tutti mi dicevano che ero un bel bambino vispo senza sapere che mi sentivo già una femminuccia. Ricordo che stavo in treno con mio padre e, mentre lui era uscito dallo scompartimento per andare in bagno, un altro viaggiatore in giacca e cravatta, seduto di fronte a me, e che mi aveva guardato per tutto il tempo in modo strano, lo tirò fuori furtivamente per farmelo vedere. Poi, quando più tardi mio padre si appisolò inclinando la testa sul petto, quel signore elegante lo esibì ancora, menandoselo lentamente, su e giù, e guardandomi diritto negli occhi. Io avevo abbassato lo sguardo con trepidazione e per paura che mio padre si potesse svegliare, ma quell’uomo sembrava non preoccuparsi di nulla se non di farmelo vedere, e dopo un po’ mi prese la manina per farselo toccare! Alla trepidazione e alla paura si unì allora un piacere sconosciuto, mentre stringevo quel membro che mi sembrava enorme, bellissimo. Non lo vidi venire perché, quando stava per godere, lo rinfilò repentino negli slip come per nasconderlo ma, cosa che capii solo dopo qualche tempo, per evitare che lo sperma schizzasse sui sedili o sui miei pantaloncini. Ricordandomi di quella mia ...