1. Megastore quarta parte


    Data: 29/04/2019, Categorie: Etero Autore: werthex, Fonte: Annunci69

    ... già capito tutto.
    
    Quel maiale amava essere spompinato e inculato.
    
    Lo fece crescere di nuovo mentre cominciò ad incularlo a dovere.
    
    Poi ci prese gusto.
    
    Lasciò uscire dalla bocca il cazzo di nuovo quasi duro e si concentrò sul culo.
    
    Provava un gusto intenso ad incularlo. Sentiva il suo retto dilatarsi mentre lo frugava e lo violentava. Si eccitava dicendogli: “ Ti sto inculando, ti sto infilando un dito in culo.” Lo diceva a lui ma lo ripeteva a se stessa.
    
    “ Girati, inchinati verso di me.”
    
    Marco si girò sul sedile rivolgendole il sedere in faccia.
    
    “ Adesso ti odoro il culo e sento il tuo sapore.” Letizia amava sentirsi rimbombare nelle orecchie quelle parole oscene che non avrebbe mai osato pronunciare in altri momenti.
    
    Fissava il sedere di lui e godeva nell’ammirare il suo dito, anzi le sue due dita entrare e uscire dal corpo di Marco, che adesso era completamente suo.
    
    Con una mano prese il cellulare dalla borsa e scattò delle foto mentre lo inculava.
    
    Si vedeva il culo dilatato dalle dita, prima tutte dentro e poi quasi fuori. Poi ne fece una appena tolte le dita e fotografò il suo culo rimasto dilatato e aperto per un attimo prima di richiudersi. Letizia annusò profondamente le dita sfilate dal culo di Marco. Sentiva l’odore del suo sedere sotto il naso e si sentiva porca. Porca come lui, capìta e non giudicata. Apprezzata per la liceità di ogni azione fatta con spontaneità, seppure la piu’ oscena, la più inusuale azione di sesso. Ogni ...
    ... odore, ogni sapore, ogni alito caldo era sesso puro che si trasformava in gioia e complicità.
    
    Finalmente si sentiva compresa profondamente.
    
    Aveva trovato un uomo che la eccitava da impazzire.
    
    E la riempiva di desiderio.
    
    “ Quanto siamo scemi e porci! “ disse ridendo.
    
    “ Odora “ e gli mise le dita che si era infilata ancora sporche di lui nel culo. “ Senti l’odore del mio culo. Ti piace?”
    
    E risero assieme completamente rilassati e appagati.
    
    Dai, rivestiamoci, ti accompagno alla macchina.
    
    Scesero dalla Polo e si avviarono verso la macchina di Marco.
    
    Era una Peugeot Cabrio azzurra.
    
    La trovarono presto.
    
    Lui le diede un bacio appassionato con la lingua impazzita nella sua bocca che riassumeva tutto il sesso fin lì fatto assieme.
    
    Poi le lasciò su un bigliettino il numero del suo cellulare e lei gli diede il suo.
    
    “Cercami su whatsapp. “
    
    “ Ok, a presto tesoro. “ le fece.
    
    Letizia gli mise una mano sulla bocca. “ Shhhhhhh…..niente parole dolci. Siamo amici, ci stiamo dando sesso e piacere. Non c’è spazio per nulla di più. Solo così potremo rimanere eccitati senza soffrire. Io voglio gioia, non voglio farti del male, voglio solo darti piacere ed esserti amica. Mi piaci tanto e non voglio perderti.”
    
    “ Hai ragione, perdonami “
    
    “ E di cosa? E’ bello comunque che ti sia scappato. Sei una persona tenera e sensibile. E molto spontanea. E soprattutto sei una grandissimo porco e hai un cazzo sempre bagnato e un odore da sballo. E questo non è poco. A ...
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