Megastore quarta parte - Racconti Erotici

Megastore quarta parte

... presto amico mio eccitante.”

“ A presto.”

“ Ci rivedremo? Potremmo incontrarci ancora?” chiese Marco.

“ Chi lo sa…perché no, potrebbe essere. Non corriamo.”

“ Si ma ti piacerebbe? Ti piacerebbe incontrarmi? Dimmelo.”

“ Si, mi piacerebbe incontrarti. Mi piacerebbe che tu prendessi un treno apposta per me.”

“ Lo faccio subito.”

“ Calmati, non esagerare, l’ho detto piana di eccitazione, ma devi capire che non è facile per me. Che tu ci creda o no, io ho avuto un solo uomo e ho scopato solo con mio marito. Per me è stata una scoperta. Sapevo di essere una donna calda, ma non fino a questo punto. Mi devi perdonare. Dobbiamo conoscerci un po’, poi chissò… si ci penserò!”

Marco la guardò dritta negli occhi.

“ Letizia – le disse – ti fidi di me?”

“ Mi fido di te.”

Chiuse lo sportello, non la guardò per non soffrire.

Poi sentì battere sul vetro.

“ Si?” aprì il finestrino.

Letizia, con il pacco delle fette biscottate ai cinque cereali in mano disse: “ Ti erano cadute queste vicino alla macchina!”

“ Ahhhhh. Le fette ai cereali! Devono essermi cadute! Che fortuna! Grazie tante!”

“ Figurati pisellone! “

E si allontanò tra il grigiore dei sotterranei del c entro commerciale.

Marco mise in moto e si avviò a casa con la mente occupata da quella donna.

Tutto addosso a lui odorava di sesso.

In faccia ancora il ricordo della fica calda e degli umori vischiosi di Letizia quando gli era venuta in faccia.

Nei pantaloni il segno ...

... tangibile della scopata con le mucose arrossate e le palle doloranti per la copiosa produzione di sperma.

Non aveva più l’età per fare sesso sfrenato come gli era capitato.

Desiderava solo fare una doccia e mettersi a dormire.

Invece aveva fatto tardissimo e tra neanche un ora aveva il primo appuntamento e avrebbe lavorato fino a sera.

Un trillo del cellulare lo avvisava di un messaggio.

Era whatsapp con una foto del suo culo con due dita quasi sfilate di Letizia.

Quella gran porca lo aveva fotografato e neanche se ne era accorto mentre lo stava inculando.

Che gran donna! Ma dove stanno donne come lei? Non ne aveva mai incontrate come lei durante la sua vita. La mente era sconvolta dal sesso con una sconosciuta. Il suo cazzo era entrato nella sua fica e neanche sapeva nulla di lei. Di certo non sapeva il cognome, né il suo mestiere e tantomeno la sua vita. Gli rimaneva in testa il suo odore la sua bella fica i due seni stupendi e quegli orgasmi così intensi da farlo vacillare dal piacere.

Giunse a casa stravolto.

Mise dell’acqua calda e si tuffo’ nella vasca idromassaggio.

L’acqua calda lo rilassò lo calmò e lo fece distendere.

Non evitò di toccarsi, e si masturbò ancora una volta, al pensiero di tutto quello che aveva vissuto assieme a Letizia.

Venne dentro l’acqua, poi si sciacquò, si asciugò e si gettò sul letto.

Un sano sonno ristoratore lo colse immediatamente.

Quando si svegliò si accorse di aver fatto tardi per tutto quello che ...