1. Megastore quarta parte


    Data: 29/04/2019, Categorie: Etero Autore: werthex, Fonte: Annunci69

    Marco schizzò fuori dalla macchina ancora con la patta aperta.
    
    Cazzo! Quella porca meravigliosa lo stava aspettando a cosce aperte!
    
    Chiuse la macchina e corse a cercare il settore blu posto B11.
    
    Vide da lontano la Polo rossa.
    
    Letizia aprì la portiera di destra, tirò dentro Marco e la richiuse subito.
    
    Marco aveva la patta aperta e il cazzo un po’ di fuori, lei era a cosce spalancate e senza mutande.
    
    “ Scopami, sbrigati, non ce la faccio più. “ Nel dire questo spingeva il bacino in avanti offrendogli il suo sesso bagnato e completamente depilato e reclinava il sedile.
    
    Aveva il clitoride gonfio e la punta usciva fuori come un piccolo cazzo eccitato.
    
    Marco passò sul lato passeggero e le saltò letteralmente sopra infilandole senza preamboli o preliminari il cazzo gonfio di sborra nella sua fica calda e accogliente.
    
    Scivolò immediatamente dentro e con un colpo di reni cominciò a spaccarle la fica.
    
    “ Ahhhhhhhhhhh! Siiiiiiiii, che belloooooo…ahhhhhhhhhhh!” Letizia si sentì allargare la fica e poi riempire tutto il suo corpo di cazzo. Marco si muoveva su di lei come un animale in calore. Spingeva forte dentro e fuori, dentro e fuori, dentro e fuori, dentro e fuori, dentro…. il suo membro enorme spingeva come uno stantuffo e più spingeva più si gonfiava. Letizia spalancava le cosce per sentirlo meglio e pigiava il bacino contro il suo pube strofinandosi per far strusciare la punta del clitoride sui peli biondi di Marco, in modo da essere masturbato ad ...
    ... ogni spinta.
    
    Marco la scopava a fondo, restando ogni tanto fermo quando la cappella arrivava a toccarle il collo dell’utero.
    
    Letizia sentiva il cazzo riempirle la pancia. Lo sentiva tutto dentro, si sentiva scopata, si sentiva una femmina, si sentiva una grandissima puttana e godeva, godeva, godeva, si dimenava, sborrava di continuo sporcando il cazzo di Marco della sua crema e scolando un liquido bianco e denso fin sotto le sue palle che le sbattevano ritmicamente sul buco del culo dilatato ed eccitato dai quei colpi di palle.
    
    Marco la fotteva come un pazzo, lei godeva continuamente lamentandosi e sospirando e ad ogni orgasmo infilava le unghie sotto la polo di Marco, graffiandolo dolorosamente e piacevolmente.
    
    Sentiva che ora lui stava per scoppiare. Allora, continuando a muovere il bacino al ritmo dei forti colpi di cazzo, infilò fino in fondo un dito nel culo di Marco ormai dilatato dal pennarello che aveva portato prima. Entrò dentro di lui e spinse sulla prostata che si contraeva e si gonfiava. Sentiva che stava venendo.
    
    Era sudata, i capelli appiccicati, le ascelle sudate e odorose di sesso con un profumo acre che avrebbe eccitato pure un pellicano. Sentiva il cazzo di Marco che stava per spruzzare.
    
    Quando Marco cominciò a gemere e a contrarsi, sfilò il dito dal culo, sfilò il cazzo dalla sua fica e si portò il cazzo, che aveva già cominciato a spruzzare le prime gocce dense di sperma sulla punta del clitoride, vicino alla faccia e si fece imbrattare il ...
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