1. Megastore quarta parte


    Data: 29/04/2019, Categorie: Etero Autore: werthex, Fonte: Annunci69

    ... viso, la bocca, il collo, i capelli da quella sborra densa, calda, appiccicosa e salata di Marco.
    
    “ Puliscimi “.
    
    Marco tirò fuori la lingua e raccolse tutta la sborra che aveva schizzato sul suo viso. Allora Letizia lo baciò avidamente, succhiandogli dalla bocca la sborra che le aveva tolto.
    
    “ Non hai ancora finito, però.” Gli disse indicandogli il clitoride ancora imbrattato degli ultimi residui di sperma.
    
    Marco si tuffò con la testa sulla sua fica leccandole la punta dura del grilletto e pulendolo dalla sua sborra.
    
    Lei, tenendogli spinta la testa contro la fica e scompigliandogli i capelli, gli venne in faccia schizzando forte un liquido chiaro come pipì e che ripulì con la lingua come una gattina.
    
    Marco aveva la faccia piena del liquido che Letizia le aveva spruzzato in volto.
    
    Anche se lei glie lo aveva leccato via tutto, ne era rimasto impregnato.
    
    Un po’ lo aveva bevuto.
    
    Gli restava in bocca il sapore acre di sesso e l’odore forte in faccia.
    
    Letizia continuava a leccarlo golosamente in viso come una gattina affettuosa.
    
    Il cazzo era diventato piccolo piccolo e ormai non si tirava più su.
    
    Lo scroto aveva avvicinato le palle al suo corpo. Non aveva piu’ eccitazione furiosa ma un senso irreale di appagamento e di gioia.
    
    Sentiva la lingua di Letizia che lo puliva e una pace interiore e mille colori in testa. Luce chiara e calda e gialla e rossa e poi arancione. Giallo , il colore del sesso, rosso quello della passione, arancione il ...
    ... colore del calore e della pace interiore.
    
    Non avrebbe voluto piu’ niente in quel momento e quando svaniscono le attese e le aspettative, hai raggiunto la vera pace. Allora pian piano i colori diventano più riposanti.
    
    Sentiva ancora la lingua di Letizia ma non era più eccitato, aveva ottenuto qualcosa di più dell’eccitazione, aveva ottenuto gioia e pace. E forse anche felicità. Anche se di durata limitata. Anche se grazie ad una sconosciuta.
    
    Fusione armonica dei suoi desideri con i propri.
    
    Erano forse due persone simili che vibravano sulla stessa frequenza come due note di un violino e un pianoforte che risuonano una sull’armonica dell’altra e vibrano e si completano quando si sovrappongono.
    
    Ora Marco, sempre ad occhi chiusi, vedeva cieli azzurri e prati verdissimi e sentiva il profumo dei fiori.
    
    Ma si accorse ben presto che era il profumo di Letizia. Profumava di sesso e di fiori.
    
    Le mise la mano sull’uccello piccolo e lo tenne tra le dita e palpo’ le palle ancora sporche e sudate.
    
    Le venne subito voglia di baciarle.
    
    Mise la mano sul pisello e tirò su le palle e comincio’ a leccarle sotto.
    
    Lo sperma e il sudore sotto lo scroto emanavano un odore forte che la eccito’ di nuovo. Allora prese in bocca il cazzo moscio e stanco di Marco e, tenendo le palle nel palmo della mano, cominciò a succhiarlo.
    
    Lo succhiava scappellandolo in bocca.
    
    Piano piano riprese a crescere. Lo sentiva ingrossarsi in bocca.
    
    Lo frugava sotto, come piaceva a lui.
    
    Aveva ...
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