1. Non tutti i mali vengono per nuocere


    Data: 14/11/2017, Categorie: Trans Autore: orchidea_nera, Fonte: Annunci69

    ... acquisito vivendo a Bologna. Mi tenevo sempre pulita e accogliente perché qualche approccio poteva accadere in un qualsiasi momento. Siccome il detergente intimo lasciava le mucose rettali un po’ asciutte completavo, sempre, l’operazione con un po’ di lubrificante acquoso che le rendeva morbide e lubrificate. Era quella la mia fighetta e la mantenevo accogliente!
    
    Finite le pulizie, aprii la porta del bagno per uscire ma, pronto, il ragazzo del flipper si infilò dentro. Evidentemente era in attesa dietro la porta.
    
    “Che fai?” – Gli dissi.
    
    “Dai, non ti spaventare, ti devo chiedere un favore.”
    
    “Un favore?”
    
    “Si, dai, ti prego… Mi sei piaciuta dal primo momento che t’ho visto… beh…. ecco… non ho mai fatto sesso con una trans…”
    
    “Sei scemo? Ci vedono uscire da qui assieme che penserà la gente?”
    
    “Beh, tanto, oramai, se qualcuno ci vede uscire penserà che l’abbiamo fatto anche se non abbiamo fatto niente. Tanto vale…”
    
    “Che ragionamenti…”
    
    “Dai ma non ti piaccio proprio? Ti prego… la mia ragazza non se lo fa mettere dietro, dice che ce l’ho troppo grosso… Ti prego… muoio dal desiderio di metterlo in un bel culetto come il tuo… Ti prego…”
    
    Accompagno le sue parole abbassandosi e pantaloni e mettendo a nudo il suo sesso, in piena erezione, grosso e superbo da far venire l’acquolina in bocca a una moribonda.
    
    Era splendido! Non molto lungo ma largo da fare paura. A quello splendore si attaccavano due palle molto grosse e piene. I peli erano stati rasati e si ...
    ... poteva ammirare quel portento in tutto il suo fulgido splendore.
    
    Rimasi impietrita. Un languido desiderio si stava impossessando di me. Volevo che quel meraviglioso cazzo mi squassasse le viscere. Volevo essere inculata selvaggiamente. Sentire quel bastone carnoso infilarsi dentro di me allargandomi all’inverosimile.
    
    Lui intanto mi aveva abbassato fuseaux e mutandine e il mio cazzettino faceva capolino essendo in erezione per il desiderio.
    
    “Vedi che sei eccitata pure tu…” – con la mano mi scappellò il cazzetto e… “ce l’hai piccolino come immaginavo. Da come accavalli le gambe si capisce che c’è poca roba in mezzo.”
    
    Mentre me lo menava dolcemente con due dita cominciò a baciarmi… Prima le labbra, il collo, i lobi delle orecchie. Poi scese e le nostre bocche si incontrarono con grande voluttà mentre la sua lingua esplorava la mia riempiendomi la bocca. Poi si portò dietro di me, mi scostò e i capelli con una mano e cominciò a baciarmi il collo dietro, sotto l’attaccatura dei capelli. Come d’istinto portai di scatto il culetto dietro e lui si appoggiò a me per farmi percepire tutta la sua mascolinità.
    
    “Sei proprio come ti desideravo, col cazzetto piccolo, innocuo e un culo… un culo da mille e una notte.”
    
    Mentre continuava a sfregare il suo sesso fra le mie natiche.
    
    “Hai un culo bellissimo, lo voglio!”
    
    Come di scatto, mi girai, mi abbassai e presi il suo sesso in bocca. Cominciai a succhiarlo con ingordigia. Gli leccai la cappella, scesi con la lingua lungo ...