1. Krizia


    Data: 20/04/2019, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... farmi ancora più bella proprio per te”
    
    Le chiesi se voleva sedersi al tavolino o poteva andar bene un cono da passeggio.
    
    La immaginavo timida, mi dimostrò di essere audace: “Il gelato? Guasterà la cena? Mi aspettavo un invito a cena da te, non un cono gelato.”
    
    “Ti butta bene. Sono senza moglie e quindi in cerca di compagnia per la cena. Ora o più tardi?”
    
    “Quante volte abbiamo parlato di una camminata lungo la battigia all'ora del tramonto? “
    
    “ Con quei tacchi?”
    
    “Certo che no. A piedi nudi, Le scarpe me le tolgo”
    
    “Con quel vestito?”
    
    “Perché cos'ha questo vestito? E' di lino, leggero, fresco. Non ti va che sia a fiori'”
    
    “Veramente speravo che mi rispondesti come per le scarpe, cioè che mi dicessi “me lo tolgo””
    
    Krizia sorrise poi disse “Già qui? Davanti alla gelateria? Caso mai dopo, in riva al mare”
    
    Le dissi “ Andiamo subito in riva al mare allora”
    
    Eravamo felici in quel momento, come bambini, dimenticando tutto quello che c'era intorno a noi corremmo verso la vicinissima spiaggia.
    
    Era quella l'ora in cui anche i più ritardatari l'asciavano l'arenile, era l'ora in cui i gestori degli stabilimenti balneari richiudevano gli ombrelloni e svuotavano i cestini, era l'ora in cui il mare era piatto come una tavola, era l'ora in cui le onde si increspavano di riflessi aurei del sole ormai in fase tramonto.
    
    Mi liberai di scarpe e vestiti adagiandoli su un pattino tirato a riva. Krizia fece altrettanto senza che io glie lo chiedessi. La ...
    ... spiaggia caotica fino ad un'ora prima era quasi deserta, vi regnava una pace indicibile, si poteva sentire il gorgoglio dell'acqua che sciabordava sulla riva quasi con timore.
    
    Io e Krizia cominciammo a camminare nell'acqua ad un metro o poco più dalla riva. Facendo schizzare l'acqua, avanzando con i nostri passi lenti, Ci venne naturale prenderci per mano, ci guardammo negli occhi.
    
    Mi dispiace deludere i lettori che a questo punto si sarebbero aspettato un gesto d'impeto, un abbraccio, un bacio e poi il nostro cadere nell'acqua e il nostro fare sesso immersi in pochi centimetri d'acqua.
    
    Sarebbe stato bello, sarebbe piaciuto anche a me ma....pur essendo al nostro primo incontro io e Krizia ci eravamo già detto troppo di noi, con messaggi, e-mail, telefonate. Io sapevo troppo di lei, lei sapeva troppo di me. Le nostre storie erano storie di persone che avevano fatto a pugni con la vita per questioni che qui non è il caso di riportare, ma certamente non eravamo né io, né lei persone a caccia di sesso per mero piacere fisico. O meglio lo eravamo entrambi, ma non lo cercavamo tra noi due, lo cercavamo altrove, con altre persone, con quelle con le quali potevamo fare la figura di persone disinvolte e disinibite. Io e Krizia, al nostro primo incontro ci conoscevamo già cosi tanto da sapere che non eravamo nessuno dei due né disinvolti, né disinibiti. Però sapevamo entrambi di essere due sfigati, per ragioni diverse, che non avevano avuto paura di dirsi tutta la verità sul loro ...