1. Racconti dalla piscina


    Data: 13/11/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Scriptamanent, Fonte: RaccontiMilu

    ... chissenefrega.
    
    Mentre appoggiò le mani sopra il pacco, saggiandone effettivamente la durezza, poteva sentire il rumore di lei, che stava evidentemente ancora armeggiando con l’elettrodomestico sull’uscio della zona docce, o comunque lì nei paraggi.
    
    Avrebbe alzato lo sguardo, e lo avrebbe visto forse. E chissà come avrebbe reagito nel caso.
    
    Paolo vinse la titubanza, snodò l’accrocchio di spago che teneva il costume legato stretto.
    
    Portò le dita ai lati, infilò i pollici tra il costume e la pelle dei fianchi, e, con una finta naturalezza, abbassò il costume, facendolo svincolare, con un movimento continuo, oltre i piedi.
    
    Senza girarsi, si limitò ad appoggiarlo sul portasaponette di fianco al doccino.
    
    Sentiva il cuore battere all’impazzata..lo aveva fatto davvero.
    
    Era nudo, ora, sotto la doccia. Abbassò lo sguardo e vide il proprio sesso impennato, col glande scoperto, baciargli l’ombelico.
    
    Era nudo, e lei poteva vederlo di spalle. E nessuno poteva notarla indugiare su di lui, nessuno l’avrebbe giudicata per questo.
    
    Sentì l’acqua scorrergli sul sedere, tra le natiche.
    
    Ebbe i brividi, non sapeva cosa fare ora.
    
    L’imbarazzo e l’eccitazione si rincorravano nella sua testa, spodestandosi vicendevolmente. Alimentandosi vicendevolmente.
    
    Ripresosi dall’empasse, perlomeno ricominciò a lavarsi.
    
    Prese una abbondante quantità di docciaschiuma e, a doccia spenta, giacchè il doccino/pulsante era tornato in fuori e necessitava di una nuova spinta perchè ...
    ... potesse elargire nuova acqua, non lesinò di sfrugare bene ogni centimetro del proprio vigoroso sesso.
    
    In pochi istanti, una rigogliosa schiuma copriva maldestramente i testicoli, la piccola foresta di peli neri, e l’asta svettante.
    
    Nondimeno, Paolo ne approfittò anche per accarezzarlo, e coccolarlo un po’.
    
    Riavviò il getto d’acqua, mentre immaginava lei, la ragazza.
    
    Gli sembrava di sentire fissi i suoi occhi su di lui, in quel momento.
    
    Aveva apprezzato il suo gesto oppure lo aveva mandato mentalmente a cagare per la sfrontatezza? Stava indugiando sul suo corpo scoperto, solcato dall’acqua e dalla schiuma, sulla sua schiena, e sul suo sedere reso definito dal nuoto?
    
    Per Paolo, ovviamente si.
    
    Avrebbe dovuto però girarsi per potersene accertare. E quello no, non sentiva di poterlo fare.
    
    Dare addirittura la visione della propria intimità, perlopiù evidentemente tesa dal desiderio, ad una quasi sconosciuta non se la sentiva di farlo, nonostante tutto.
    
    Al massimo voleva stuzzicarla un po’, incuriosirla un po’. Tutto lì.
    
    In un attimo di lucidità, ed anche per allungare e diluire quel momento, prese il costume, e lo sciacquò a dovere, mentre tendeva le orecchie per superare il frastuono dell’acqua, e cogliere il ronzio dell’asciugatore. Segnale tangibile della presenza della ragazza.
    
    Lo sentiva, debole ma lo sentiva’stava ancora in corridoio’!
    
    Il cuore gli pulsava più velocemente del normale, ma si stava moderatamente abituando a quella sensazione. ...
«12...456...16»