1. Racconti dalla piscina


    Data: 13/11/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Scriptamanent, Fonte: RaccontiMilu

    “La ragazza delle pulizie” – prima parte
    
    La prima volta che andò in piscina, intorno alle 20:30, Paolo rimase stupito dal notare come a regolare pulizia dello spogliatoio maschile fosse stata posta una ragazza, e non un uomo.
    
    Lui si stava cambiando nella stanza panche/armadietti, e non potè non notare la presenza della giovane nel corridoio che, usciti dalla stanza, portava alle docce e poi effettivamente all’uscita dello spogliatoio, per entrare in zona vasca.
    
    La ragazza, capelli neri di media lunghezza e mossi, portava auricolari (evidentemente per ingannare la noiosità del lavoro ascoltando musica) e teneva lo sguardo basso mentre passava l’aspirapolvere e l’asciugatrice sul corridoio.
    
    Durante l’orario di apertura al pubblico non entrava direttamente nel locale con panche e armadietti (probabilmente lo avrebbe fatto solo dopo l’orario di chiusura), cionondimeno, seppur limitandosi a pulire il disimpegno che portava alla piscina, ed essendo le varie stanze aperte (senza porte), dal corridoio era possibile vedere con chiarezza sia la sopracitata ‘zona cambio’ con armadietti, che l’ampia stanza con docce multiple aperte (quindi sprovvista di loculi con docce singole).
    
    In pratica si potevano vedere contemporaneamente quasi tutte le persone sotto le docce.
    
    In ogni caso, da regolamento, era obbligatorio tenere il costume anche in quel caso, evidentemente per rispetto di eventuali bambini.
    
    Preso da un moto di imbarazzo, Paolo aspettò che la ragazza finisse ...
    ... il percorso, e si defilasse, prima di cambiarsi. Molti altri frequentanti andavano nelle cabine chiuse per mettersi il costume, ma lui preferiva rimanere nello spazio comune provvisto di armadietti, in modo da poter stipare subito zainetto e giubbino nell’armadietto apposito. Anche per fare più in fretta, visto che arrivava in piscina sempre troppo tardi.
    
    Messosi il costume, Paolo uscì dal locale e impegnò il corridoio, superò le docce ed uscì effettivamente dallo spogliatoio maschile, dirigendosi verso la vasca.
    
    Passarono diverse altre serate di nuoto, durante le quali, con una certa frequenza, Paolo vide la ragazza pulire diligentemente il corridoio dello spogliatoio.
    
    Potè notare come il suo sguardo era costantemente rivolto verso il basso, evidentemente per una sorta di pudore. Chissà quanti uomini, dall’esibizionismo facile, si facevano prendere la mano, e mostravano più del dovuto, approfittandosi della ‘povera’ signorina a cui era stato dato il compito ingrato di rassettare uno spazio esclusivamente maschile.
    
    Per questo motivo, non riconoscendosi in quella tipologia di voyeur, Paolo fu sempre attento a cambiarsi nei momenti in cui lei si trovava lontano dal punto del corridoio che dava sulla zona armadietti.
    
    Insomma, era un discorso di rispetto, per lui.
    
    Una sera, andando verso la vasca, successe che la incrociò. Così, per la prima volta, si ritrovò di fronte la ‘misteriosa ragazza delle pulizie’.
    
    Non potè evitare di lanciarle un’occhiata, per capire ...
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