1. Il bianco e il nero


    Data: 18/04/2019, Categorie: 69, Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Adrock, Fonte: RaccontiMilu

    ‘Non avremmo dovuto farlo’ dice mentre si alza a sedere sul bordo del letto ‘E’ sbagliato’.
    
    ‘Dobbiamo risistemarci prima che tornino gli altri’. Tamburella le dita sul materasso, indecisa su cosa fare. Io sono sdraiato con braccia e gambe larghe sul letto e fisso il soffitto. Poi all’improvviso si alza, raccoglie la biancheria e il pigiama e corre in bagno.
    
    Raccolgo pure io i miei vestiti, ma con più calma. Aspetto che lei esca dal bagno. Una volta lavato e rivestito torno in stanza. Lei è sdraiata sul suo letto e mi dà la schiena.
    
    ”E”, senti” le parole mi muoiono in gola. Cosa dovrei dirle? Sospiro e mi sdraio sul mio letto.
    
    E’ lei a rompere il silenzio, girandosi verso di me ‘Ascolta, dimentichiamoci tutto. Non ti do colpe, ma passiamoci sopra. Domani è un altro giorno e dopo domani un altro, ce ne dimenticheremo.’
    
    ———-
    
    Eravamo in vacanza da una settimana e mezza e ci rimanevano tre giorni prima di rientrare. Eravamo in quattro a Barcellona. Io, un mio amico, la sua ragazza e un’amica di questa, Elena. Ci si incontrava spesso con Elena. Statura media, capelli castani mossi tendenti al riccio, occhi castani. Non era proprio bellissima, ma aveva dei punti di forza. Il volto rotondo era potenziato da un piccolo mento e da uno sguardo magnetico. La sua postura era eretta, con due seni rotondi che svettavano ma che nascondeva, con un carinissimo neo sulla parte alta del seno sinistro che compariva quando decideva di mostrarsi un po’ di più. Il punto debole del ...
    ... fisico erano le gambe, un po’ troppo muscolose, e al sedere un pochettino basso e piatto. Ma quello che catturava di più era la sua voce. Musicale, sensuale, ogni parola che pronunciava mi faceva sognare. Fu questa a catturarmi. E era una ragazza molto intelligente e le piaceva avere il controllo delle situazioni. Non mi sentivo particolarmente attratto da lei, ma ogni volta che la sentivo parlare, qualcosa dentro di me si muoveva.
    
    Avevamo deciso di andare in vacanza per visitare diverse città europee, tra le quali Barcellona. Saremmo potuti essere in più persone ma avevamo deciso di rimanere in quattro per evitare casini dovuti alle diverse persone della nostra compagnia. Eravamo un gruppetto omogeneo e ci interessava fare una vacanza rilassante ma allo stesso tempo divertente. La ragazza del mio amico avrebbe voluto che io ed Elena ci mettessimo insieme ma non aveva mai esternato questa cosa di fronte a noi. Non seppe mai quello che successe quella sera in albergo mentre lei e il suo ragazzo erano andati a festeggiare uno dei loro innumerevoli ‘mesiversari’.
    
    Eravamo rimasti io ed Elena in stanza, dopo essere scesi a mangiare qualcosa di buono vicino all’albergo. Mi riusciva difficile trovare gli argomenti di cui parlare, per paura di risultare troppo stupido per lei. Ma dopo uno o due bicchieri di sangria riuscimmo a dialogare tranquillamente, ogni tanto facendoci qualche risata. Tornammo in stanza e chiesi di fare la doccia per primo dopo la lunga giornata, sapendo ...
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