1. Alessia e Giorgia - la confessione


    Data: 18/04/2019, Categorie: Lesbo Autore: Istanbul, Fonte: EroticiRacconti

    ... Alessia, rimanendole abbracciata.
    
    “Se è successo qualcosa, voglio saperlo!” proseguì con decisione, ma non in maniera perentoria. Ci teneva a lei, vivevano assieme ed erano diventate pure amiche.
    
    Si sciolsero dall’abbraccio, quindi Giorgia le rivelò quanto le passava per la testa. Durante il racconto, non seppe resistere all’emozione e scoppiò in un pianto contenuto. Alessia la ascoltava. Dapprima, accolse la cosa con freddezza. Ci era rimasta male allo stesso modo, quando l’amica le aveva negato un possibile seguito. Ma l’amicizia era più forte. Avrebbe comunque potuto averla vicina. Ma con il tempo, constatò che non fosse la stessa cosa. Le lacrime di Giorgia, non la lasciarono indifferente, così la strinse di nuovo a sé, cullandola quasi fosse una bimba da addormentare.
    
    “Sarà il caso che ti faccia io una confessione, ora” le disse poi.
    
    Con gli occhi rossi di pianto, Giorgia aggrottò la fronte, assumendo la tipica espressione di una persona confusa.
    
    Fu il turno di Alessia. Il suo racconto fu decisamente più lungo. Le riferì della folle serata che aveva appena trascorso, del momento di intimità con Emily, dei due orgasmi, del bacio romantico che lei e Barbara, la madre di Emily, si erano scambiate sulla porta, un attimo prima di uscire.
    
    “…e domani la vedrò alla lezione di yoga” concluse.
    
    “Vedrai chi? Emily?”
    
    “No, Barbara. È iscritta allo stesso corso. Frequenta quello delle 18.30, ma domani ha un appuntamento di lavoro e quindi… beh ecco…saremo ...
    ... insieme. Tra l’altro, mi ha invitato a pranzo subito dopo”
    
    Giorgia rimase in silenzio. Da una parte, provava una sorta di gelosia per Alessia. Dall’altra, un’insolita eccitazione. Il fatto che avesse avuto quell’esperienza, sommato all’appuntamento del giorno successivo, le mettevano addosso una certa frenesia.
    
    “A che cosa pensi, Gio?” le chiese, vedendola distratta.
    
    “A nulla!” rispose laconica.
    
    “Non dirmi balle! Che c’è che non va’?”
    
    “Ti ho detto che va tutto bene! Che hai?”
    
    “Io?! Beh, scusami, ma sei tu quella infastidita!”
    
    “Non è vero, è solo che…”
    
    “…cosa?”
    
    “Niente, lascia perdere. È tardi ormai, domattina, anzi, stamattina mi dovrò svegliare presto. Sono di turno al bar!” disse Giorgia, con fare alquanto seccato.
    
    Si alzò per andare al bagno, ma uno strattone, improvviso e deciso, la fecero nuovamente sdraiare sul letto.
    
    Nello spazio di un secondo, la ragazza fu vittima dell’impulso emotivo di Alessia, che ora si trovava sopra di lei e la baciava con ardore. Giorgio rispose al bacio, stringendola con braccia e gambe, che aveva avvolto attorno a lei, incrociandole. Trasportate da un’irrefrenabile voglia e dall’inerzia del momento, le sue amiche si strapparono di dosso gli abiti, rimanendo come mamma le aveva fatte. Entrambe volevano comandare, dominare l’altra. Con furore, mescolarono i loro corpi, alternandosi nel rimanere sotto e alla mercé dell’altra. Si tenevano per mano, incrociando le dita e stringendole ad ogni nuovo stimolo che le ...
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