1. Alessia e Giorgia - la confessione


    Data: 18/04/2019, Categorie: Lesbo Autore: Istanbul, Fonte: EroticiRacconti

    ... attraversava. Alessia non vantava una gran misura di seno, ma scoprì di amare letteralmente quello ben più fornito di Giorgia. La sua coinquilina, a differenza di lei, portava una quarta abbondante. Le sue mammelle, furono oggetto di intense ed autentiche poppate. Di rado, Alessia le pungolava anche con i denti. Aveva scoperto sulla propria pelle, che piccoli morsi nel punto giusto, rappresentavano delle vere e proprie iniezioni di piacere. I versi di approvazione di Giorgia, lo confermavano, tanto da poter giungere all’orgasmo in pochi minuti. Nemmeno il tempo di metabolizzare, che balzò sopra all’amica. Senza freni inibitori, affondò la lingua all’interno della vagina di lei, già ben provata quella sera. Le arpionò le gambe e le spinse per aria, mentre proseguiva imperterrita. Alessia, ora, si trovava sdraiata, a gambe per aria, completamente spalancate. Le dita dei piedi si alzavano ed abbassavano come impazzite, per gli spasmi muscolari. Avendo le mani libere, afferrò Giorgia per i capelli, spingendola con maggiore foga verso di lei, quasi a volerla spingere dentro.
    
    “Sììì!! Sì! Sì!! Scopami! Sì! Con la lingua! Scopami con la lingua! Non ti fermare!!” strillò in piena estasi.
    
    Venne ancora, urlando e ansimando. Era il terzo orgasmo in poche ore. Ma Giorgia non si fermava. E Alessia godeva. Quanto sarebbe andata avanti? si domandò la ragazza dai capelli rossi. In un moto di altruismo, decise che avrebbe ricambiato. Si predisposero nella posizione del 69. La lingua ...
    ... di una, scopava la vagina dell’altra. Giorgia fu la prima a venire, riempiendo la bocca di Alessia. Non ci volle molto nemmeno a lei per esternare la propria gioia per la quarta volta. Era stremata. Si lasciò andare del tutto, accompagnata dei battiti del suo cuore, che lentamente, tornavano ad un ritmo normale. Il corpo venne pervaso dalle endorfine, godendo del rilassamento alle quali esse contribuivano.
    
    Giorgia si sdraiò al suo fianco. Il suo respiro, si stava stabilizzando. Percepì le palpebre pesanti, il sonno stava per prendere il sopravvento. E così fu. Si addormentarono assieme, nude, accoccolate.
    
    Giovedì, ore 6.30
    
    Le prime luci del giorno, filtrarono nella stanza, lasciata senza protezioni dalle imposte rimaste aperte. Solo la tendina semitrasparente faceva da barriera, ma con scarsi risultati. Il sole entrò prepotentemente nella camera dove le sue ragazze stavano dormendo beatamente. I suoi raggi, iniziarono a colpire il letto dalla parte di Giorgia, la quale, non senza difficoltà, aprii gli occhi guardandosi attorno. Vide Alessia sdraiata al suo fianco. Sorrise, dandole un tenero bacio in fronte. Socchiuse gli occhi per un secondo, ma un lampo la fece rinvenire improvvisamente. Si girò di scatto a controllare l’ora sul telefono. Un colpo di reni ed un imprecazione, la fecero scattare in piedi.
    
    “Cazzo! Cazzo!” esclamò, cercando di non disturbare l’amica.
    
    Fu inutile. Il parapiglia che aveva provocato, mentre correva qui e là, alla ricerca dei vestiti, ...
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