1. La passione proibita di Babìque


    Data: 13/11/2017, Categorie: Incesti Trans Autore: Dorian, Fonte: RaccontiMilu

    ... bellezza, sicurezza di sè e soprattuto di una lussuria quasi demoniaca. I piaceri della carne erano il loro scopo e il loro mezzo in ogni circostanza della vita. E, cosa forse ancora più importante, la loro lontananza durante l’adolescenza non aveva permesso che condividessero la sfera sessuale, sicchè erano quasi ignare della rispettiva comunanza di temperamento e passioni. Quel tnue legame sopravvissuto tra di loro era forse proprio la percezione inconscia di avere lo stesso sangue assetato di sesso nell vene, una percezione quasi istintiva, da pantera. Quando sta per entrarle in culo pensa, per una frazione di secondo “cazzo, è troppo grande” ma… la monta inizia e la sua capacità di articolare pensieri regredisce allo stato ferino. sbava dal desiderio. Un solo sussurro: “ancora”
    
    L’incontro avvenne proprio di fronte al vialetto della casa dove avevano trascorso i felici anni infantili. Era freddo, ma entrambe come sempre, sembravano non dare molta importanza al fatto, Babìque con le lunghe gambe scoperte ed Elettra con la larga scollatura del suo rosso pullover attillato.
    
    “Ehi sorellina!” si illuminarono gli occhi di Elettra nel pronunciare dal vivo quelle parole già dette al telefono; Babìque fu impressionata e piacevolmente colpita dalla sincerità dei sentimenti della sorella e si abbracciarono dopo tanto tempo.”Uh, siamo bellissime mi sembra!” disse.
    
    Si abbracciarono, ed Elettra dissimulando perfettamente, lo cercò con il suo corpo, impercettibilmente, e lo ...
    ... trovò. Quello a cui pensava da giorni…
    
    Entrarono assieme incontro al padre, la madre essendo assente ancora per alcuni giorni.
    
    Da un buco all’altro la monta a pecora senza tregua e con furore da toro, da ormai qualche minuto. Le cola sudore lungo il seno. sfila il cazzo e la fa girare.
    
    Dopo alcuni convenevoli di rito, si misero a cena e l’iniziale allegria si stemperò in una malinconia generalizzata. Le figlie sempre lontane, il padre non più giovane e la madre ormai sostanzialmente distaccata dalla famiglia se non per il mantenimento di Babìque… Erano ormai una famiglia silenziosamente finita in pezzi, a distanza. A fine pasto il padre si ritirò e le due sorelle si trattennero a raccontarsi qualcosa dei loro continui viaggi, bevendo qualche drink.
    
    A un tratto si sente presa dai fianchi e girata. La vede, le trecce, le tette dai capezzoli turgidi e sotto il cazzo grosso e caldo… Sembra attendere e guardarla, mentre lei lo vuole. Si lecca le labbra, la tira a sè con le gambe
    
    Al secondo giro di gin tonic preparati da Elettra erano passate già alla condivisione di qualche dettaglio scabroso sulle loro avventure amorose (al momento non erano del tutto consce di essere entrambe troie animate solo dalla lussuria, cercavano di nascondersi l’una all’altra) e a questo punto la bionda dagli occhi di ghiaccio, fissando Babìque, le lanciò un dardo velenoso “So cos’hai lì. Sei bella e io lo voglio, ora” lo disse con amore, con candore quasi, nascondendo la diabolica malizia ...