1. Come in un sogno


    Data: 15/04/2019, Categorie: Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... Con un gesto fulmineo, il ragazzo le sollevò il mento e le posò le labbra sulle sue. Fu un bacio più dolce, meno fugace di quello improvvisato dalla giovane in precedenza. Poco più che uno sfioramento, ma bastò ad entrambi per gustare reciprocamente il sapore della loro pelle.
    
    Nei minuti successivi, l’atmosfera sembrò rilassarsi. I due deposero le armi, abbandonandosi a discorsi normali e toni decisamente più cordiali, mentre finivano di bere le birre ordinate.
    
    ‘Non sei di qui, vero?’, chiese il ragazzo.
    
    Arianna ebbe, così, modo di parlargli dei suoi viaggi, della sua vita. Gli disse che si sarebbe fermata nel capoluogo siciliano solo il tempo necessario ad imbastire la sua tesi di laurea. Lui si dimostrò interessato agli studi della ragazza. Palesemente, non fingeva per far colpo su di lei, ma, anzi, partecipava attivamente alla discussione, vertente per lo più sugli anni bui del Medioevo e dell’Inquisizione. Parlarono di stregoneria, di arte, degli spunti sui quali Arianna stava lavorando e di quelle che sarebbero state le sue mosse successive, già a partire dall’indomani. Lo sconosciuto era incantato dalla passione dimostrata dalla ragazza. Ammirava i suoi occhi brillare e le sue gote arrossarsi mentre s’infervorava raccontandogli delle ingiustizie, delle torture subite da povere donne innocenti, del contrasto tra quelle indicibili atrocità e le stupefacenti bellezze architettoniche che si trovava di fronte appena decideva di visitare nuove aree della ...
    ... città.
    
    ‘Ma qui sto parlando solo io!’, protestò lei dopo diversi minuti. ‘Non so ancora nulla di te!’.
    
    ‘La mia vita non è poi così interessante’, si limitò a dire lo sconosciuto, ‘Porto avanti una piccola attività di famiglia che mi dà da vivere e mi fa incontrare molta gente. Tuttavia, questo richiede tempo e dedizione. Quindi, sfortunatamente, non posso viaggiare quanto vorrei’.
    
    ‘E’ il rovescio della medaglia. Ogni aspetto della vita ne ha uno’, concluse Arianna.
    
    ‘Già, ma io, di solito, mi soffermo a cercare il lato positivo delle cose’.
    
    ‘E sarebbe?’.
    
    ‘In questo caso, il poter abbordare belle ragazze nei locali con la scusa di saperne di più dei loro viaggi’, ribadì lui con un largo sorriso.
    
    ‘Ah, è così? Ma guarda tu che razza di gente c’è in giro da queste parti!’, replicò dandogli una leggera spallata.
    
    Risero ancora per qualche secondo, poi lo sconosciuto richiamò l’attenzione del barman, che gli si avvicinò immediatamente. ‘Dieci minuti alle quattro’, disse, guardandosi intorno e notando che il locale si era quasi completamente svuotato, ‘Chiudi tu qui, così, intanto, io e la signorina andiamo a far due passi?’.
    
    ‘Certo, nessun problema’, si limitò a ribattere il ragazzo in uniforme rossa, non tradendo emozioni all’infuori della semplice stanchezza alla fine di un lungo turno di lavoro.
    
    ‘Questo locale è l’attività di cui ti parlavo prima’, disse lo sconosciuto rivolto ad Arianna. ‘Ti va di sgranchirci le gambe fuori da qui?’, chiese.
    
    La ragazza esitò ...
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