1. Come in un sogno


    Data: 15/04/2019, Categorie: Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... replicò lui, con aria confusa.
    
    Arianna scosse il capo, come a voler scacciare un pensiero. ‘Niente, niente. Lascia stare. Usi spesso queste tecniche con le ragazze?’.
    
    ‘Non voglio mentirti. Non avrebbe senso. Mi piacciono le donne, mi piace corteggiarle, mi piace averle. Per mia fortuna, ho anche un discreto successo. Ma non uso mai tattiche predefinite. Non sono uno che considera le ragazze come oggetti prodotti in serie. Anzi, sono proprio le differenze ad attrarmi, le particolarità di ciascuna. Per definizione, questo esclude l’uso di tattiche, non trovi?’.
    
    Arianna annuì. ‘E di me cos’è che ti attrae?’, chiese ancora.
    
    ‘Sei passionale. Non mi riferisco al sesso, quello non posso saperlo. Ma nella vita. Al pub mi hai baciato solo perché ti andava di farlo. Parlavi dell’Inquisizione come se l’avessi vissuta in prima persona. Sei una a cui piace vivere le proprie emozioni, liberandosi dalle briglie della conformità’.
    
    La ragazza gli stampò l’ennesimo bacio sulle labbra.
    
    ‘E questo per cos’era?’, chiese lui.
    
    ‘Meritavi un premio per la tua sincerità. E per la tua perspicacia’, fu la risposta.
    
    Si guardarono ancora negli occhi, come spesso era capitato da quando avevano iniziato a conoscersi, poco più di un’ora e mezza prima. ‘Non mi piacciono granché i premi di consolazione’, sussurrò lui.
    
    Senza bisogno di altre parole, le loro labbra si incollarono, abbandonandosi, stavolta, ad un bacio vero, intenso, bagnato. Le loro lingue non esitarono dal dare libero ...
    ... sfogo ad una passione fino ad allora repressa. Quasi si avvitarono tanta era la foga con la quale ciascuno stava assaporando l’altra. Si strinsero ancora in un abbraccio.
    
    Ci vollero diversi minuti prima che si staccassero per riprendere fiato. ‘Tutto questo è assurdo”, disse Arianna, col fiatone e un’espressione sorridente.
    
    ‘Magari è davvero tutto un sogno come dicevi’, replicò lo sconosciuto, avventandosi ancora sulle sue labbra.
    
    ‘Non conosco neanche il tuo nome”, insisté la ragazza, gettandogli le braccia al collo e godendosi quelle labbra voraci e quelle mani che iniziavano dalla sua schiena a spostarsi verso i fianchi e l’attaccatura dei glutei.
    
    ‘Neanche io conosco il tuo. Ma ti importa davvero? Puoi andar via, se vuoi. O goderti le emozioni che quest’assurdità può regalarti’, incalzò lui, prendendo a baciarle il collo.
    
    Arianna sospirò più volte, lasciando che le labbra dello sconosciuto assaggiassero il suo collo. ‘Al diavolo”, concluse infine, prima di affondargli le dita tra i capelli per stringerlo a sé.
    
    Non vi furono ulteriori obiezioni. Qualche istante dopo, la ragazza avvertì il suo vestito liberarle le spalle e scivolarle lungo il corpo, lasciandola coperta solo di scarpe e mutandine.
    
    Lo sconosciuto la sollevò di peso e l’adagiò sul letto baciandola ancora, prima di riprendere a scendere lungo il collo, stringendo tra le labbra i capezzoli irti e continuando a stuzzicarla sull’addome, fino ad arrivare tra le sue cosce. Le sfilò le mutandine e, ...
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