1. La mia seconda prima volta


    Data: 15/04/2019, Categorie: Etero Autore: tigrottina, Fonte: RaccontiMilu

    ... mostra di sé, a pochi centimetri dalle mie gambe appena divaricate. Una volta nudi riprendemmo a baciarci, e i nostri corpi avvinghiati a scaldarsi l’uno con l’altro. Mi guardò, un mio cenno d’assenso gli fece capire di poter osare di più. Qualche secondo più tardi, avvertii il suo pene farsi strada dentro di me, lentamente. Non era più grande di quello di Laurent, ma mesi di astinenza mi portarono ad avvertire un lieve dolore al momento della penetrazione. Sussultai mentre lui entrava completamente in me, restando fermo per un attimo. Poi iniziò un lento dentro e fuori che aumentò d’intensità e velocità minuto dopo minuto, così come i frequenti e sempre più appassionati baci che, intanto, ci scambiavamo.
    
    Pensai che quella era la prima volta che lo facevo con qualcuno che non fosse Laurent. Non credevo sarebbe mai accaduto. E invece’ quello sconosciuto aveva risvegliato in me emozioni ormai sopite. Emozioni alle quali non avevo saputo né voluto resistere. L’orgasmo arrivò squassante per entrambi. Tentò di sfilarsi appena prima, ma lo bloccai con le gambe avvinghiate ai suoi glutei. Mi guardò con preoccupazione. Gli risposi con un sorriso quasi materno: ‘Don’t worry’, gli dissi, non riuscendo a proseguire con un più rassicurante ‘Prendo la pillola’, dato che la mia mente, annebbiata dal piacere, non riuscì a tradurre in inglese quel ...
    ... semplice concetto. Ad ogni modo, lui sembrò intuire il seguito. Si tranquillizzò mentre si svuotava dentro di me, nel mio corpo tremante e scosso dall’orgasmo in corso. Passato lo spossamento post-orgasmico, con dei sorrisi che non accennavano a svanire dai nostri volti, ci rivestimmo in fretta e furia, continuando a baciarci ad ogni occasione. Uscii dal camerino qualche minuto prima di lui.
    
    Tornata al tavolo, non ebbi bisogno di dire nulla a Bernie. Sicuramente poteva leggere sul mio volto sereno ed appagato gli eventi che avevano reso indimenticabile per me quella serata. ‘Bentornata Sara’, mi disse, con un sorriso complice che non celava il doppio senso del mio ritorno alla vita e all’amore.
    
    Non rividi più il poeta sconosciuto. Non scoprii mai il suo nome. Eppure, quella breve, intensa esperienza, fu per me una sorta di rinascita interiore. Qualcosa che mi diede la forza di tornare a sorridere e sperare che la mia anima gemella fosse ancora lì fuori da qualche parte. La certezza che il mio cuore avrebbe potuto battere anche per qualcun altro che non fosse Laurent.
    
    Grazie a iprimipassi, senza il quale questi racconti non avrebbero mai visto la luce. Ti adoro.
    
    E grazie a tutti voi, che ogni giorno mi inviate i vostri complimenti e il vostro affetto, siete fantastici.
    
    Chiudo citando un nuovo, caro amico: che il Sole sia sempre con voi. 
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