1. Rebeca cap.2 - Nel bagno della scuola


    Data: 14/04/2019, Categorie: Etero Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... cavaliere e tu sei la mia principessa!”.
    
    A quelle parole ella scoppiò a ridere e mi tirò verso di se. Entrai subito dentro di lei, ci abbracciamo e baciammo e lei mi fece capire di incrementare il ritmo. Quando venne urlò ed avvinghiò le gambe dietro di me tenendomi stretto a lei. Sentii il suo respiro incrementarsi ed il suo cuore battere forte. Sobbalzò leggermente dalla ceramica ed ebbi la sensazione dei liquidi che fuoriuscirono dalla sua passera,
    
    “Sei davvero fantastico”, mi disse baciandomi.
    
    “Un cavaliere!”.
    
    “Da cavalcare”, mi rispose sorridendo.
    
    Anche io sorrisi a quella battuta, che da lei non mi sarei aspettato.
    
    Uscii dal suo corpo e la aiutai a scendere dal lavandino.
    
    “Come premio, mia adorata principessa, voglio che tu mi faccia venire con la bocca”.
    
    “Come desideri, mio principe”, mi rispose.
    
    A quel punto allora si inginocchiò per la seconda volta davanti a me in quel giorno e prese tra le mani il mio membro. Lo inghiottì in un attimo, velocemente, senza indecisioni ed iniziò a lavorarci di lingua e di mani. Lo avevo capito fin dal principio quanto fosse brava ed attenta. Doveva avere avuto delle buone esperienze per lavorare con la bocca in quel modo. Quasi me ne stupii visto che spesso pensavo a Rebeca come ad una donna dalle abitudini sessuali rigide e perbeniste, la classica donna che faceva all’amore nelle posizioni classiche e che di sicuro non spompinava il marito.
    
    Incrementò il ritmo ed anche io mi accorsi che stava per ...
    ... giungere il mio momento. Con la mano destra le spinsi la testa contro di me, obbligandola di fatto a spingersi il mio cazzo fino in gola. Non si preoccupò minimamente e quando io sentii che stava per giungere il mio momento, glielo dissi.
    
    Rebeca non fece nulla se non tenersi in bocca il mio cazzo, continuando a succhiare per poi deglutire ingoiando tutto il liquido che le eiaculai in bocca. Fu incredibile e pensai che quel momento me lo sarei ricordato per sempre. Per il piacere mi girò leggermente il capo. Quando Rebeca si tolse il cazzo di bocca, utilizzò il dorso della mano per pulirsi velocemente, poi si alzò e dalla borsetta prese un fazzoletto di carta con il quale si pulì meglio. Si sistemò il perizoma e, per quanto le fu possibile, anche il collant lacerato, poi si riabbassò la gonna.
    
    Nel frattempo io rimasi a guardarla senza dire nulla, ma poi decisi di rompere il silenzio.
    
    “Certo che sei brava anche con la bocca. Non lo immaginavo proprio!”.
    
    “E perché?”.
    
    “Ti facevo più pudica di quanto fossi”.
    
    “Questa cosa con mio marito non l’avevo mai fatta. Era la mia prima volta”.
    
    “Quale?” le chiesi “L’ingoio o il resto?”.
    
    “Che volgare! Un po’ entrambi comunque”, mi rispose non senza nascondere un pizzico di vergogna che tentò di celare estraendo il rossetto per rifarsi il trucco davanti allo specchio.
    
    “Veramente?!?!?”, le chiesi stupito ma anche lusingato mentre mi riabbottonai i pantaloni che mi erano scivolati alle caviglie. Non mi rispose subito, ...