Il carcere cambia le persone - Racconti Erotici

Il carcere cambia le persone

... volesse reagire ma poi desistette, questo mi fece capire quanto pericolosa fosse Anita (scoprii che Questo era il nome di quella che era arrivata in mio soccorso.)

Lucy prima di andare via mi guardò in cagnesco, il suo sguardo era una minaccia.

Mangiai in fretta ed andai nella mia cella, Stephan quando fummo da soli, mi disse di fare attenzione a Lucy perché era vendicativa e potevano ritrovarmi con la gola tagliata. Avevo scelto la sera sbagliata per fare la mia prima doccia ma non potevo aspettare ancora o avrei puzzato come un cadavere, così decisi di andarci a notte fonda. Mentre aspettavo che dormissero tutti, notai che Stephan ansimava, senza farmi notare guardai dalla sua parte e vidi che aveva una rivista porno sulla cui copertina c'erano due uomini nudi che si baciavano, e lui si masturbava lentamente. Non riuscivo a non guardare ero curioso, qualche minuto dopo aumentò il ritmo sollevò il bacino e venne.

Poi senza guardarmi disse: peccato che ti piace solo la figa altrimenti ti farei provare le sensazioni che posso dare con il mio culetto e la mia bocca.

Si era accorto che lo stavo guardando e questo lo aveva eccitato ancora di più, ed non mi aveva detto niente sino alla fine, e io avevo fatto una bella figura di merda. Mi sentivo strano ero turbato, pensai che non poteva essere che vedere un uomo che si masturbava poteva esserne la causa, certo non facevo sesso da mesi ma non poteva essere stato quello.

Decisi di non pensarci più e di andare a fare ...

... le docce,presi l'occorrente e andai, giunto nellla sezione docce fui guardingo, controllai che non ci fosse nessuno poi mi spogliai e mi infilai sotto il getto d'acqua calda era meraviglioso era la prima cosa bella che provavo da tanto tempo, ero così concentrato a godermi quella meravigliosa sensazione che non mi resi conto che qualcun'altro era entrato, fui allarmato dallo scroscio di un'altra doccia, mi girai di scatto e vidi che due soffioni più avanti c'era Anita che mi dava le spalle, mi tranquillizzai anche se era tra le persone da evitare, il fatto che mi avesse difeso mi lasciava sereno. Effettivamente sembrava una bellissima donna gambe lunghe e affusolate corpo sodo come se si allenasse spesso, con quel filo di muscoli, un culo da urlo due ali d' angelo tatuate sulla schiena un bel collo affusolato l'unica cosa che stonava con quel corpo erano i capelli tagliati corti che ricordavano una soldato Jane bionda. Poi si giro sotto il getto mostrando il viso, teneva gli occhi chiusi a causa dello shampoo, con quella espressione rilassata avrei sfidato chiunque a dire che non era una donna sexy, e il seno perfetto sembrava vero, addominali perfetti da insegnante da aerobica ma era bastato guardare qualche cm più in giù, per rendermi conto che stavo guardando tutto tranne che una donna, tra le gambe aveva un'arnese di tutto rispetto, anche se la parte superiore era da foto modella sotto era Rocco Siffredi. Quando alzai lo sguardo mi resi conto che mi stava guardando e male, ...