1. Il pennarello


    Data: 10/04/2019, Categorie: Autoerotismo Autore: Premuroso88, Fonte: RaccontiMilu

    ... lei continuò per un pò con ritmo crescente, poi si fermò portò un dito all’altezza delle labbra, inspirò profondamente, aprì gli occhi, non so se a causa dell’odore del mio cazzo che nel frattempo aveva cominciato ad espellere del liquido trasparente o perchè era pronta a venire. Mi guardò, vide il mio grosso cazzo in mano e il suo sguardo divenne affamato, con un filo di voce mi chiese “posso toccarlo mentre lo faccio?” io mi avvicinai e lei lo strinse con forza, devo ammettere che dovetti trattenermi perchè avrei già voluto spruzzarle addosso il mio liquido, ma non lo feci, essendo curioso di cosa avesse usato per venire nella foto. Lei con la destra andò sulla scrivania, poi sul portapenne, lo guardò attentamente, e dopo aver spostato qualche pennarello ne scelse uno grosso e nero, lo portò sotto il naso come aveva fatto con il dito, se lo passò in mezzo alle labbra allargandole, evidentemente per bagnarlo, e lo infilò dentro la fichetta con decisione. Le sue mani si muovevano all’unisono, una sul mio cazzo, l’altra facendo entrare ed uscire il pennarello dalla sua fica, pensai “se non la fermo la troietta mi farà venire, ed ho ancora troppe cose da capire, é davvero così porca?” I suoi occhi erano chiusi e si riaprivano solo per guardare il mio cazzo ormai al limite e bagnato, nella sua mano.
    
    Mi alzai, lei non lascò la presa, lo avvicinai alle sue labbra, e senza dire niente, guardandomi negli occhi cominciò a succhiare. Con la mano scelsi un pennarello, il più grosso, ...
    ... quasi quanto il mio cazzo, lo odorai, anche quello aveva il suo odore, pensai “non è solo una collezione, li usa tutti”. Ne presi uno più sottile, lo portai alle labbra e mi sembrò chiaro “è l’odore del suo culetto, che troia”. Mentre lo succhiava aprì gli occhi e mi vide, penso che il fatto che conoscessi il suo segreto la fece eccitare ancora di più, io presi il pennarello sottile e lo misi in bocca assaggiando il sapore del suo ano “chissà se lei lo fa…” pensai.
    
    Venne, spinse il pennarello più dentro che potè e mi morse la cappella succhiandola, poi aprì la bocca e fece cadere alcune gocce di saliva sulla maglietta, era esausta, il pennarello ancora dentro, lo tirai fuori e lo leccai. Lasciai i due pennarelli che avevo in bocca sulla scrivania, presi quello più grosso e lo buttai sul letto, poi la baciai e prendendola da sotto le ascelle la sollevai e la misi sul letto, lei acconsentì. Le feci sollevare le gambe, appoggiandogliele sul busto, aveva il culetto più rosa e chiaro che avessi mai visto, mi venne l’acquolina in bocca, lo toccai con la lingua e si chiuse leggermente dapprima per poi farmi entrare con tutta la lingua e farsi assaporare, lei tirò ancor più su le gambe e tentò di allargarlo ancora, mi invitava a scoparla nel culo.
    
    Io avevo altri progetti. Presi il pennarello grosso, lo leccai, lo passai nella sua fichetta e poi cominciai a spingerglielo nell’ano. Sentivo che era tesa, lo respingeva, ma quando cominciai a leccarle il bottoncino si lasciò andare ...