1. 176 – Desirè violentata analmente


    Data: 10/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Al mattino, mi alzai e affamata scesi immediatamente in cucina. Era quasi miracoloso il fatto che io mi trovassi sempre tutto pronto a tavola, senza mai che io avvertissi che stavo per scendere. Il mio caffè e latte, i biscotti fatti da Marina, il miele, il burro, la marmellata d’albicocche e un bicchierone di spremuta d’arance, tutto era ben disposto su di una tovaglietta a quadretti bianchi e rossi. Mangiai con appetito, cosa che non mi succedeva più da molto tempo, poi mi alzai e riportai la tazza vuota sul lavandino. Marina, mi guardò con aria di rimprovero e mi cacciò via dicendomi:
    
    ‘Signorina Desirè, vada a farsi le sue cose, stia tranquilla, non si preoccupi, non è suo compito sparecchiare la tavola!!!’
    
    ‘Ok Marina, vado, vado, le darei un bacio per la sua dolcezza’.’
    
    ‘Se vuole me lo può dare io non mi offendo sa???’
    
    Mi avvicinai a lei e la baciai affettuosamente sulla guancia, lei mi carezzò il viso dolcemente.
    
    Mentre salivo le scale per recarmi in camera mia, udii lo scatto della porta che dava all’esterno e le voci dei due fidanzatini che mi raggiunsero e senza nemmeno salutarmi si chiusero in camera loro. Mi lavai per bene e poi decisi di uscire, avvisai Ludovico e Marina che sarei andata fuori e mi avviai per il viale. Con l’aiuto del solerte maggiordomo aprii e superai il cancello che dava all’esterno. Scesi lungo il viale, la giornata era bellissima, la temperatura, nonostante fossimo solo al mattino, era già piuttosto elevata e nell’aria c’era un ...
    ... leggero refolo di vento che mi dava allegria e mi induceva a ben sperare sul mio futuro con Dino, il mio bellissimo grande amore. Le avventure con Lisa e Max erano state delle piccole parentesi e sarebbero state sicuramente ininfluenti per il prosieguo della relazione che più mi stava a cuore.
    
    Alla fine del viale, la strada, in discesa, proseguiva a sinistra e diveniva parallela alla ‘Strada Provinciale N’ 39. Essa, in quel momento era percorsa da una fiumana di autovetture in entrambi i sensi di marcia e mi parve di uscire da un oasi protetta, dove la pace e la tranquillità regnavano sovrane ed essere sbattuta violentemente nel caotico mondo dei clacson e dei roboanti motori delle automobili. In verità, oltre alle auto viaggiavano anche una moltitudine di motorette che zigzagando fra le macchine procedevano ad alta velocità superando tutti. Di fronte all’uscita del viale, un cartello con una freccia rivolta verso sinistra recitava: Strada Provinciale 39 – Lungo mare ‘ Stabilimenti balneari.
    
    Proprio in quella direzione mi avviai, indosso avevo infilato il mio mitico bikini giallo e sopra, il vestitino sfilatomi via la prima volta dal mio Dino. Mi ero poi infilata ai piedi due carinissime ciabattine gialle, decorate nella parte superiore con dei fiocchetti bianchi e gialli. Altre persone, dalla parte opposta della strada, armati, chi con un ombrellone, chi con delle sedie sdraio, procedevano nella mia stessa direzione. Dopo un centinaio di metri, attraversai la strada e ...
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