1. 176 – Desirè violentata analmente


    Data: 10/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... rivestii e me ne andai lasciandolo a terra con i coglioni frantumati.
    
    Feci molta fatica a camminare con l’ano spaccato da quell’energumeno cazzuto del mio futuro cognato, ma piano piano arrivai a casa. Tirai fuori le chiavi proprio nel momento in cui Max spuntava sul viale a cinquanta metri da me. Agitata, faticai parecchio a trovare il buco della toppa, ma quando lui fu a circa venti metri, la serratura scattò e il pesante cancello si aprì, entrai veloce e lo richiusi scappando di corsa in casa. Mi fermai in cucina, Ludovico era ancora li seduto assieme alla sua Marina, guardavano la tv e commentavano il programma. Mi sedetti fra di loro fingendo d’essere tranquilla, il bastardo, trafelato, giunse dentro casa e mi guardò con uno sguardo carico d’odio e di rancore, poi senza nemmeno salutare salì le scale e si chiuse in camera sua. Dissi a Ludo se poteva ancora sostituirmi la lampadina dell’abat-jour che s’era bruciata e lui subito acconsentì. Un risultato l’avevo raggiunto; ero riuscita ad accattivarmi le simpatie dei due coniugi Marina e Ludovico.
    
    Lui salì le scale con me ed entrò in camera mia, io intanto controllai che anche in bagno non ci fosse nessuno, guardando poi addirittura sotto il letto e dentro l’armadio, quindi, sicura d’essere sola, congedai il maggiordomo di casa Ferrari e mi chiusi dentro a chiave”
    
    Rimasi seduta sul bidet per almeno mezzora, mi toccai lo sfintere con la mano e mi accorsi che era fortemente dilatato e che mi ...
    ... sanguinava. Feci scorrere l’acqua fresca sul mio povero anello slabbrato ed infine, senza indossare le mutandine, mi sdraiai sul letto e tentai di dormire.
    
    In pochi giorni avevo perso la verginità vaginale e anche quella anale. Ero diventata una piccola baldracca, ma con il visino innocente e puro. Però, mi consolava il fatto d’esser riuscita a cancellare le prove dei miei peccati. Era stato un sacrificio, ma a parte il dolore fisico che ancora persisteva, ero più tranquilla e quasi certa che non avrei perso l’amore di Dino.
    
    Nel letto pensando all’accaduto mi accorsi d’essermi comunque eccitata, quel bastardo, lui e il suo cazzone, mi aveva fatta bagnare e fu così che le dita si insinuarono fra le mie cosce aperte ed iniziarono a muoversi; dapprima sul clitoride e quindi continuarono titillando il buco della figa ed infine andandosi ad infilare all’interno. Introdussi prima due, poi tre dita, poi, chiuse a cono, mi penetrai con tutte le dita fino all’ultima falange. Mi stantuffai la figa per bene e quindi come una vera puttana venni con un soffocato e lunghissimo rantolo di piacere. Il cazzo era sicuramente meglio, ma, non avendo quello giusto a disposizione, pensai che anche le dita un po’ di soddisfazione me l’avevano data.
    
    Nonostante le fitte lancinanti provenienti dal mio povero buchetto posteriore, mi girai sul lato sinistro e in breve mi addormentai……. Buona notte”’.
    
    Buon sesso a tutti da parte di ombrachecammina
    
    e-mail: alexlaura2620@libero.it 
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